Il mio grande amore
Data: 31/10/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Cazzo Grosso, Fonte: EroticiRacconti
... attaccato al suo capezzolo la sdraiai, infilando una mano in mazzo alle gambe, cercando di levarle le mutandine, m’aiutò sollevando il sedere e i piedi. Una volta toltole l’intimo, introdussi un dito in vagina, incominciando a sditalinarla, portandola al godimento, in quel momento mi disse: “Amore togli il dito, sostituiscilo col cazzo!” Non avevo mai sentito da mamma delle volgarità, la cosa mi stupì non poco. Comunque feci come voleva, introdussi il mio cazzo in figa, incominciando a pomparla prima piano, poi sempre più velocemente. Pompai per una ventina di minuti, quando sentii il bisogno di svuotarmi, chiesi a mamma: “Sto per venire, dove vuoi che sborri?” “Amore vienimi in figa, sono cinque anni che nessuno me la innaffia” rispose, mentre avvolgeva le sue gambe dietro la mia schiena, per non farmi scappare. Venni copiosamente nella pancia di mamma, lei appagata, mi disse piangendo: “E’ stato bellissimo, ma non deve più succedere, amo mio marito, anche se sono anni, che non mi tocca” “Mamma anch’io voglio bene a papà, ma amo te, non voglio rinunciare al tuo amore” “Giorgio, questa è stata una bellissima pazzia, ma qui è iniziata e qui finisce” “Va bene mamma, ma sappi che mi pugnali al cuore” Mamma si rimise le mutande, io ripresi il lavoro, un’ora dopo avevo finito tutto, così mi recai in bagno per farmi una doccia, prima d’entrare mi spogliai ed entrai nudo, in bagno, nella vasca tutta nuda c’era mamma, appena m’accorsi di lei, ci fu un alzabandiera del membro, ...
... proprio mentre Manuela apriva gli occhi, trovandosi il cazzo vicinissimo alla bocca, con mio stupore sorridendo disse: “Come si può rifiutare un biscotto così appetitoso” Appena finito di pronunciare quelle parole, inghiottì il mio cazzo, pompando a più non posso, la cosa andò avanti per un quarto d’ora, poi le dissi: “Mamma fai in fretta, perché ho freddo!” “Oh caro, le cose fatte in fretta vengono male, perciò entra anche tu nella vasca, che giochiamo un po’” Entrai con lei nella vasca, dove finì il pompino facendosi eruttare la sborra in bocca, poi mi fece sedere, mi venne cavalcioni introducendosi il cazzo in figa a smorza candela, andando su e giù facendomi spruzzare ovunque. Ebbe almeno tre orgasmi, durante i quali straparlava: “Che cazzo! Che magnifico cazzo che hai! Chissà da chi hai preso, non certo da tuo padre! Tuo padre non arriva ad un terzo delle tue dimensioni! Bastardo mi volevi e m’hai avuto! D’ora in poi non rinuncio al tuo cazzo! Il tuo cazzo deve essere solo mio! Ogni giorno, voglio la mia razione di cazzo! Devi essere il mio uomo! Non me ne frega niente di cosa pensa la gente, tu devi scoparmi come una scrofa! Voglio un figlio da te!” Queste sono alcune delle frasi, che ricordo pronunciò mamma quel pomeriggio, finimmo di lavarci giusto in tempo per cena, infatti dopo cinque minuti arrivò papà. “Manuela ti vedo una luce diversa negli occhi” esordì papà. “Sarà per via, che ho finito adesso le pulizie” rispose mamma. “Come mai? Cosa è successo?” “Beh papà si è ...