Il mio grande amore
Data: 31/10/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Cazzo Grosso, Fonte: EroticiRacconti
... braccio, così posso scoparti a spegni candela” Scopammo per un paio d’ore, papà accanto a noi dormiva, finito il nostro accoppiamento. Manuela svegliò Aldo e andarono a dormire, restai ancora un po’ di fronte alla televisione, poi decisi di andare anch’io a dormire, ma quando passai davanti alla camera dei miei, sentendo papà russare, non so cosa mi prese, invece di andare in camera mia ed attendere che mamma mi raggiungesse, entrai nella camera matrimoniale, appena oltrepassata la porta mi tolsi maglia, pantaloni, poi mi chinai e sfilai prima le calze e dopo i boxer, quindi nudo andai dalla parte di mamma, alzai il lenzuolo e mi coricai su di lei, introducendo il bigolo nella sua fessura, cominciai a pompare, aumentando ad ogni pompata, mamma si svegliò e mi sussurrò all’orecchio: “E’ meraviglioso figlio mio, ma così rischiamo che tuo padre ci sorprenda, se accadesse cosa gli diciamo?” “Che non possiamo vivere senza trombare, che noi vogliamo considerarci marito e moglie” “Caro questa è una bellissima dichiarazione d’amore, su dai scopa la tua mammina” Questa relazione tra me e mamma durò ben quatto anni, al compimento del mio 24 anno comunicai ai miei, che avevo deciso d’aprire l’attività per conto mio. Feci licenziare mamma dal suo lavoro par time e l’assunsi io, questo favoriva molto le nostre scopate, in quanto in ogni momento libero, lei curava il suo languorino con il mio biscottone, a volte prima della chiusura, davo a mamma la sua razione di cazzo con relativa ...
... sborrata. Dopo un anno, visto che le cose funzionavano, ho acquistato un alloggio in centro, chiesi a mamma d’arredarlo a suo gusto, visto che sarebbe stata lei la padrona di casa. Manuela ci mise un anno ad arredare l’alloggio di 120 mq, fece fare una cucina su misura, si rivolse ad un falegname per i mobili, tutti rigorosamente in legno massello in legno, arredò tre camere da letto, una con letto a baldacchino, una con uno in ferro battuto e per finire fece costruire un letto sospeso. Arredò un salotto e una camera da pranzo, quando il tutto fu finito, mi presi una settimana di vacanza, lei con una scusa mi tenne compagnia per tutti i sette giorni nei quali limonammo, scopammo e facemmo di tutto, tutte le stanze ci videro nudi e accoppiati, alla fine della settimana tornammo a casa, comunicai a mio padre, che mi sarei trasferito nel nuovo appartamento, mamma pianse e come eravamo d’accordo chiese: “Giorgio posso venire a trovarti?” “Ma certo, anzi vieni anche tu papà” “Giorgio papà dopo il lavoro non ha più voglia di muoversi, ma verrò io ogni giorno, così t’accudisco la casa e ti preparo i pranzi” “Va bene mamma!” Per due anni mamma ogni giorno si sollazzava con Giorgione nella nuova casa, poi un giorno, mentre praticavamo la croce norvegese, cioè mamma era supina con una gamba allungata e l’altra sollevata, il ginocchio piegato, io ero seduto sulla coscia distesa con l’altra gamba sotto la sua coscia alzata, tenendomi con le braccia dietro, in questa posizione particolarmente ...