1. L'istruttore 1 (solo storie vere)


    Data: 01/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: stayfree, Fonte: Annunci69

    Bionda,capello corto col ciuffo, minuta, alta non più di 1.60, occhi azzurri, carnagione chiara, una terza di seno, un culetto stupendo.
    
    Di certo non passava inosservata, ma non era una bellezza "invadente" o volgare. Molti animatori e molti ospiti del resort iniziarono a puntarla sin dal primo giorno in cui arrivò, ma era a tutti chiaro che sarebbe stata lei, nel caso avesse voluto divertirsi, a scegliere la sua preda.
    
    Per fortuna la figlia di 8 anni decise di iscriversi al corso di basket del villaggio. Così, ogni mattina, la bella mammina accompagnava la sua bimba al corso, me la lasciava per un'oretta e andava in piscina ad aspettare la fine del corso. Un semplice pareo, un costume 2 pezzi colorato e una classica borsa da mare, un bel sorriso, un saluto cordiale quando la portava e un altro quando la veniva a prendere, nulla di più; per i primi 2 giorni le uniche volte in cui l'avevo intravista al di fuori del campo, era nella "tragica" bolgia della baby dance, in cui vigilava sulle danze della piccola.
    
    In questo villaggio sardo (un autentico paradiso nella costa sud), la regola per gli animatori, sportivi e non, era quella di pranzare e cenare con gli ospiti. Ovviamente cercavo di sedermi ai tavoli di chi giocasse a basket e/o che mi stesse più simpatico. La terza sera di quella settimana, mentre col vassoio in mano cerco un tavolo dove sistemarmi, sento una donna chiamarmi, mi volto e vedo una signora mora che non conosco, seduta al tavolo con una bimba ...
    ... e...sorpresa sorpresa, la mammina bionda (mi sembra sia venuto il momento di chiamarla col suo nome, Cristina) con la sua bimba. Mi invitano a sedermi al loro tavolo e, ovviamente, non me lo faccio ripetere due volte. Sono le due classiche mamme partite insieme alle figlie, senza mariti, rimasti a casa a lavorare. L'amica di Cristina non è molto carina, ma molto simpatica, e mi ha invitato perchè dice di avermi già conosciuto qualche anno prima in un altro villaggio...mi fido e le dico che mi ricordo anch'io di lei, anche se non è assolutamente vero.
    
    La cena scorre liscia, come il vinello bianco che sorseggiamo tra una portata e l'altra. Mi fanno mille domande, sul mio lavoro, i miei studi, ecc ecc., ma senza essere troppo invadenti. Poi ci spostiamo nella zona bar, un caffè, un ammazza caffè, ed entriamo sempre più in confidenza ma senza che nessuno scopra troppo le sue carte. Dopo poco mi separo da loro per andare a partecipare alla serata di animazione.
    
    La mattina dopo Cristina torna al campo per accompagnare la sua bimba e quando viene a riprenderla mi chiede cosa faccio di solito dopo gli spettacoli dell'animazione, io le rispondo che, se non ci sono le prove, o rimango al bar con gli ospiti o vado a riposarmi.
    
    Allora mi chiede se mi va, una di queste sere, di andarla a trovare; mi dice che Carolina (la figlia) si addormenta verso le 22/22.30 e,non potendo lasciare la stanza, le farebbe piacere offrirmi una birra sul terrazzino della stanza. Accetto volentieri, ci ...
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