1. Piacevoli conversazioni. 10 anni dopo.


    Data: 02/10/2019, Categorie: Etero Autore: uomovento

    ... pensarci allentò i lacci del corsetto, e il seno, non più adolescenziale, ebbe a occupare lo spazio di cui aveva bisogno, per cui la scollatura con le tette attaccate e premute era ora distesa e si vedeva il biancore della pelle tra le curve. Avendo studiato attentamente, attraverso il buco della serratura, le abili manovre di accerchiamento dell'inconsapevole maestro, il Maggiordomo non perse tempo e come un falco piombò dal cielo sull'ignaro topolino: con un movimento silenzioso e svelto coprì il quasi metro che li separava. Sedettero accanto qualche istante, l'uomo aveva effettivamente imparato molto dall'Economo e con la stessa sfacciataggine le spingeva, le premeva la gamba addosso e Milady, non più ingenua e non più ventenne, evitò di ritrarsi, ma anzi ostentava la sua femminilità ricambiando e premendo contro la gamba di lui. Stettero così per qualche minuto, l'attesa di sapere cosa sarebbe successo dopo altro non faceva che accrescere l'eccitazione. Si fissarono negli occhi, il Maggiordomo non batteva ciglio, Milady schioccò la lingua, accavallò le gambe e pose la mano in mezzo alle gambe di lui, con ancora i guanti gli accarezzò il membro e con le dita ne saggiava la durezza via via crescente. Il Maggiordomo ricambiava le palpatine accarezzandole un seno e titillandone il capezzolo col pollice. Le si avvicinò e le infilò la lingua nell'orecchio, un brivido la percosse e i capezzoli si fecero duri e gonfi. Si voltò e lo baciò. Un bacio porco, aggressivo, gli morse ...
    ... le labbra e gli cacciò la lingua in bocca. Il cazzo ormai fuori dalle brache era duro e pronto, Milady lo guardava con entusiasmo divertito. Si alzò e si addentrò nel labirinto. Poco oltre v'era una fontana in marmo, con una sirena seduta su dei delfini. Si sdraiò sul prato e si tolse le mutande. Il Maggiordomo la seguì e le si distese sopra, baciandola e stringendola, ciucciandola e leccandola. Grosse, sode e morbide allo stesso momento, coi capezzoli perfetti e rosei, tondi e deliziosi. Pensò a quanto si sarebbe incazzato il marito di lei se li avesse visti e senza dubbio gli avrebbe sparato in preda a una crisi di gelosia, non sapeva che invece l'ammiraglio lo usava praticamente solo per pisciare e che non gli importava nulla, o quasi nulla di essere cornuto. Si fece strada tra le sottane e una volta palesata le baciò la fica, le dilatò le labbra con le due dita e succhiava il clitoride come fosse un frutto dolce e succoso. Milady rideva, non tanto dell'uomo che aveva tra le gambe ma di se stessa e perchè ammetteva quanto fosse troia. Anche di questo Mr Slater sarebbe stato orgoglioso, dopotutto se era troia era merito suo. Il Maggiordomo fu sorpreso nel vederla ridere e ne fu scoraggiato, non capiva se si stesse beffando di lui, per cui l'erezione scese e il pisello adesso penzolava moscio e ridicolo. Milady ne fu dispiaciuta, lo fece sdraiare e prese a spompinarlo finchè non gli ritornò duro. Gli fu sopra e lo cavalcò. L'uomo la teneva stretta per le chiappe e ad ogni ...