1. Il triangolo, non l'avevo considerato


    Data: 05/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo

    Non vorrei essere linciato dagli esperti di incontri tramite la rete informatica se dichiaro che credevo poco a questo genere di aggancio.
    
    Anticipo solo che mi sono ricreduto.
    
    Prendiamo questo sito per esempio.
    
    L'ho scoperto cercando racconti da leggere,
    
    Ci sono tornato spesso. Ho letto vari racconti, ho letto alcuni annunci, ho seguito da lettore il forum, ammirato qualche esibizionista, fino a quando mi sono deciso ad iscrivermi anch'io.
    
    Non l'ho fatto illudendomi di racimolare qualche incontro, ma solo per il gusto di divertirmi con interventi sul forum e inserendo qualche mio racconto.
    
    Credevo davvero in qualche incontro reale?
    
    Devo essere sincero?
    
    No,
    
    No, perché forse neanche li cercavo, non sulla rete informatica almeno. No, perché mi ero convinto che qui tutti scherzassero
    
    Beh! Come si dice? Chi va al mulino prima o poi si infarina.
    
    A forza di navigare in questo sito di incontri erotici mi sono infarinato anch'io nel senso che sono arrivato a concordare davvero un incontro reale.
    
    Ora posso dire “più di uno” , ma fermiamoci al primo, a quello che non mi aspettavo che potesse succedere, a quello che mi ha fatto ricredere.
    
    Ad un primo contatto che io ho ritenuto scherzoso ho risposto con ironia. Da li è iniziato lo scambio di messaggi. Inizialmente scambi di battute da giocherelloni, poi mi giunse il messaggio con la domanda secca, precisa: “Giochiamo a carte scoperte. Tu sei uno che cazzeggia con messaggi o se c'è da battere un ...
    ... chiodo lo batti?”
    
    Capii che eravamo vicino al limite tra lo scherzare ed il fare sul serio. Neanche allora mi resi subito conto d'essere io quello che non aveva capito che sul sito ci sono persone serie che fanno sul serio.
    
    Risposi come se stessi ancora scherzando. “Su questo sito non si batte un chiodo e poi... il chiodo potrei metterlo io, tu hai qualcosa dove posso conficcarlo?”
    
    La risposta mi fece sospettare che non avevo capito un tubo di come funzionano davvero le cose. “Ho mia moglie” mi scrisse. Laconico ma non enigmatico,
    
    Andai a rivedere la pagina del soggetto con il quale stavo messaggiando. Trovai conferma a quello che mi sembrava di ricordare. Il mio interlocutore era un single che si dichiarava etero. Nel suo annuncio dichiarava di cercare singole o coppie e, quasi come notizia marginale, dopo avere invitato gay e trans a tenersi alla larga, dichiarava di NON essere singolo anche nella vita reale ma che sua moglie era al corrente delle sue “distrazioni” ma non ancora pronta a mettersi anche lei in gioco.
    
    Tra le sue cinque foto ce ne era una sulla quale appariva anche una donna, bella per quel poco che si poteva vedere e si vedeva ben poco. Altre tre erano foto di particolari anatomici suoi, due del cazzo, uno del culo. La quinta era quella che lo identificava anche sul suo profilo ed era una foto “decapitata” di un tipo in doppio petto: quanto di meno eccitante possibile si possa immaginare.
    
    Gli scrissi : “Sull'annuncio dici che tua moglie non è ...
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