1. I dolori di Luca -seconda parte


    Data: 06/10/2019, Categorie: Feticismo Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti

    Simona attendeva l’arrivo del giovedì, giorno della nuova iniezione di Luca, con una strana ansia, sentiva che qualcosa nella sua vita era cambiato, una pulsione indefinibile, ma proprio per questo potentissima, governava ormai ogni suo pensiero e comportamento, inutile opporvisi, inutile tentare di comprenderne le motivazioni, si trattava di seguirla senza esitazioni, di soddisfarla senza preoccuparsi delle conseguenze. L’immagine della danza indecente del grosso sedere di Luca mentre gli disinfettava la natica, la ossessionava, quello spettacolo , quel trionfo di carni oscenamente esposte al suo sguardo di giovane donna la turbava al punto da renderle impossibile dormire e mangiare, tentò di capire cos’era che la eccitava così tanto: indubbiamente uno dei fattori era costituito dal fatto che forme così esuberanti, femminee, appartenessero ad un giovanissimo maschio in procinto di sviluppare la propria virilità, un’altro elemento consisteva, altrettanto indubbiamente, nell’ingenua inconsapevolezza del ragazzino nei confronti del proprio corpo: esibiva tranquillamente senza eccessivo imbarazzo natiche come quelle, e magari nel suo mondo fantastico si vedeva come eroe forte e coraggioso. La madre aveva detto che l’avrebbe punito impedendogli di leggere il giornaletto che amava tanto, probabilmente, immerso nella lettura, si vedeva combattere e cavalcare, agile ed atletico, per salvare leggiadre donzelle…. Non era portato ad agire, pavido com’era, ma preferiva immedesimarsi ...
    ... nelle imprese degli eroi di carta, che popolavano i fumetti che divorava nel chiuso della sua stanza… Simona rifletté anche sul fatto che era stata fortunata: aveva incontrato l’eccezionale soggetto quando ancora nessuno si era incaricato di aprirgli gli occhi riguardo il grosso sedere che si portava dietro, contava di essere lei a farlo, lentamente, progressivamente, crudelmente, godendo della sua crescente umiliazione..povero maschietto callipigio destinato alle peggiori sofferenze….l’ago che ora perforava le sue floride carni, presto sarebbe penetrato nella profondità della sua vergine anima….. IL giovedì arrivò e, nel primo pomeriggio, Luca fece il suo ingresso nello studio della dottoressa Quarenghi accompagnato dalla madre. Appena lo vide Simona capì che qualcosa era accaduto, il ragazzo era nervoso, evitava il suo sguardo, inoltre la madre aveva l’aria seccata ed il volto ancora congestionato come se, fino ad un attimo prima, avesse discusso col figlio, insomma l’atmosfera era tesa e la Quarenghi non tardò ad accorgersene: “Allora?…tutto bene?..” Chiese con fare cordiale. Luca tacque e la madre gli gettò uno sguardo di fuoco: “ macché… per portarlo qui ho dovuto penare…il ragazzino si è messo in testa che non vuole fare più punture che non vuole più vestirsi come dico io..ecco si è messo questa camiciola larga del padre…voleva dei pantaloni più larghi….insomma non so cosa sia successo…non so cosa gli sia preso..ho dovuto minacciarlo seriamente per riuscire a trascinarlo ...
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