1. I dolori di Luca -seconda parte


    Data: 06/10/2019, Categorie: Feticismo Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti

    ... superato, il suo bel viso imbronciato, le mani delicate le spalle strette eppur morbidamente tornite , il suo sguardo confuso di giovane maschio la cui virilità faticava a manifestarsi soffocata da quel fiorire di carni floride e femminee “ concentrate nel posto dove non batte il sole” sollecitava una sfera della sua sessualità della quale lei non sospettava l’esistenza, toccava una corda che era in grado di produrre un piacere enormemente più potente di quello che poteva venirgli da un normale atto sessuale, nel quale lei si vedeva anche oggetto della potenza maschile che la penetrava…..ecco cosa mi piace di te, maschietto dalle grosse provocanti natiche e dal ridicolo pisellino che scompare soffocato dalla pienezza grassoccia delle tue cosce candide e lisce di fanciulla….sei debole, passivo, completamente consegnato alla crudeltà , alla mia crudeltà, con te sono la sola artefice del mio piacere, un piacere che si nutre della tua vergogna, della tua umiliazione…. Luca capì che non aveva scampo…decise allora di limitare la propria umiliazione mostrando il meno possibile quella parte del corpo che ormai era diventata la sua ossessione, avrebbe voluto asportarle con un colpo di accetta quelle ingombranti rotondità, ma ora si trattava di impedire alla Quarenghi di seguire la prassi consueta che consisteva nella completa esposizione del suo sedere, a causa dei maledetti pantaloni troppo stretti che la madre gli aveva imposto di indossare liquidando come bizzarra fantasia quella ...
    ... di comprarne un paio più comodi o di andare con la tuta dalla Quarenghi, “La tuta da ginnastica? Ma cos’è questa novità? Dalla Quarenghi vai vestito come si deve….” Niente da fare quindi. Luca si vergognava di confessare a chicchessia cos’era che lo angustiava, persino dinnanzi alla madre provava imbarazzo, quella mattina si era chiuso nel bagno, e la stranezza non era sfuggita all’attenta genitrice che aveva bussato più volte chiedendogli di aprire… Il problema che Angela era stata costretta a risolvere abbassando completamente i pantaloni si era riproposto con la Quarenghi, la potente rotondità delle natiche non consentiva di abbassare solo a metà i jeans che erano stati adattati alla particolare conformazione del giovinetto, stringendo notevolmente la vita per permettere che una taglia più grande accogliesse le floride masse carnose che esplodevano proprio sotto la cintura, stretta come quella di una fanciulla. Era quindi praticamente impossibile abbassare i jeans quanto bastava ad esporre la parte superiore della natica, i pantaloni erano come disegnati sul grosso sedere del ragazzo e l’unica via era quella di abbassare, esercitando una notevole forza, i pantaloni sino a superare l’aggetto formidabile delle natiche, esponendo completamente il sedere, per giunta quasi completamente nudo,viste le ridicole dimensioni delle mutandine che il ragazzo era, al pari di ogni altro capo di abbigliamento, obbligato ad indossare…. Ecco perché la Quarenghi aveva accettato di buon grado ...
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