1. I dolori di Luca -seconda parte


    Data: 06/10/2019, Categorie: Feticismo Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’impulso che le ordinava di infierire senza pietà sulla debole indole del giovinetto, di umiliarlo nell’anima e nella carne (e con carne intendeva quella, abbondante, del suo giovane arrogante posteriore.) Decise di penetrare nel mondo interiore del ragazzo, di conquistare la sua fiducia, per meglio manipolarlo. Quella stessa sera Luca inventando un forte mal di testa, evitò di cenare e si chiuse nella sua stanza. La madre, decise di non insistere, il pomeriggio era stato faticoso anche per lei, così gli portò in camera una tazza di camomilla, il ragazzo sorrise, malgrado il morale a pezzi: per sua madre il rimedio ad ogni indisposizione era la camomilla, una vera panacea, magari riuscisse a ridurre la dimensione delle mie natiche pensò con amarezza.. La bruciante umiliazione appena subita lo spinse a rifugiarsi nel suo mondo fantastico, ma non era facile, persino l’amato fumetto sembrava aver perso ogni magia, anzi il vedere le figure di quegli eroi, così atletici e virili finiva col ricordargli quanto il suo giovane corpo si discostasse da quei modelli, perversamente gli accadeva di immaginarsi accanto a quei personaggi col suo grosso femmineo sedere,masochisticamente si vedeva deriso da loro ed anche dalle eroine che sorridevano maliziosamente lanciandosi sguardi pieni di sottintesi, aveva la sensazione, ormai che tutti si occupassero del suo sedere. Alla fine si addormentò di un sonno agitato pieno di incubi popolati da personaggi femminili reali e di fantasia: la ...
    ... Quarenghi, Angela, Francesca, Simona insieme a damigelle, squaw indiane, supereroine, tutte radunate attorno al suo grosso sedere nudo, tutte con gli occhi puntati sulle sue grosse, candide natiche morbide e lisce come quelle di una prosperosa fanciulla, come in attesa del compiersi di un qualche rito solenne, alla fine un gruppo composto da Francesca, dalla Quarenghi e da Angela gli si avvicinava, muovendosi lentamente come officiando una qualche cerimonia. la Quarenghi impugnava una siringa dall’ago enorme che infilava, con gesto violento nella carne della sua natica destra, l’incubo si concludeva col suo urlo stridulo e le immagini del suo florido indecente sussultante posteriore. Verso l’alba si svegliò con un’appetito formidabile, aveva saltato la cena anche perché si era ripromesso di dimagrire, sperando che un eventuale calo di peso si concentrasse soprattutto sul suo ingombrante arriere-train ma ora il suo giovane stomaco reclamava il cibo cui era abituato. Luca era goloso ed amava proprio i cibi che si tramutano in grasso, zuccheri, carboidrati, si precipitò in cucina in preda ad un impulso irresistibile e saccheggiò il frigo ingurgitando di tutto, poi tornò in camera, mesto , pentito, distrutto dal senso di colpa, si rifugiò sotto le coperte, poi, improvvisamente, si alzò dal letto, si tolse i pantaloni del pigiama, spinse le mutandine giù sino alle caviglie e tentò di guardarsi dietro, girando il più possibile la testa, fu stupito dall’aggetto delle sue natiche viste ...
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