I dolori di Luca -seconda parte
Data: 06/10/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti
... dall’alto, erano grosse, e si proiettavano all’esterno come ad affermare con forza la loro esistenza, dopo l’abbuffata notturna a Luca parvero enormi, capì che nessuna dieta avrebbe avuto ragione di masse carnose così potenti, in preda alla disperazione prese a colpirle con forza, girando la testa riusciva a vedere come sussultavano, pensò allo sculaccione di Francesca, certo lo aveva fatto per il suo bene , ma ora sapeva cosa anche lei aveva visto. Grosse arroganti natiche di timido, pavido, giovinetto in movimento…. Francesco comprese come qualcuno potesse giudicare arroganti quelle sue opulente rotondità posteriori: lo spettacolo delle sue grosse natiche che premevano sulla stoffa dei pantaloni come a voler esplodere verso l’esterno, libere, nella loro gloriosa nudità ,suscitava la voglia di punirle, di umiliarle, persino suo madre, ora che ci pensava dopo averle viste lui stesso, gli appioppava uno sculaccione quando le passava vicino con i suoi jeans stretti, in quel gesto c’era tutto l’orgoglio di una madre che vedeva nel florido sedere del figlio la prova della sua cura, una prova “tangibile” del suo affetto, ”tutta salute” aveva detto a Francesca , evidentemente si era accorta di come la ragazza guardava il suo sedere seminudo e si era sentita quasi in dovere di giustificare tanta opulenza…che vergogna….ciò che rendeva fiera sua madre era ora diventato il suo incubo…. Di nuovo una serie di episodi che gli erano parsi insignificanti si fecero strada nella sua mente, ...
... come rievocati dalla sua nuova consapevolezza, come se sentissero il bisogno di ripresentarsi alla sua coscienza per essere ora correttamente interpretati: Luca al mare, l’estate prima, appoggiato ad un Juke boxe che ascolta una canzone: una ragazzina gli si avvicina, da lontano ha notato come gli slip del costume del ragazzino si siano infilati nella profonda fessura tra le natiche, la ragazzina sembra attratta irresistibilmente da quello spettacolo: un ragazzino, un maschio ed un sedere come quello, così femmineo, così indecentemente opulento, le grosse natiche sono quasi nude, gli slip stretti nella morsa potente di quelle abbondanti masse carnose, rivelano una zona bianca, che contrasta con la parte inferiore abbronzata, la pelle è liscia come quella di una fanciulla. La ragazzina chiede: “ti piace questa canzone?” Luca la guarda, è carina, probabilmente più grande di lui di qualche anno, è lusingato che lei si interessi a lui, le ragazze più grandi lo hanno sempre snobbato, si sforza di sembrarle più grande, di apparirle interessante, fascinoso, le parla della canzone, lei sorride con aria maliziosa, poi gli appioppa un pizzicotto sulla grossa natica sinistra seminuda, lui emette un “ahi” un pò stridulo per il ragazzo grande che si riproponeva di sembrarle, e la guarda perplesso, lei, sempre fissandolo con un’espressione indecifrabile, gli sistema il costume estraendo con cura, in modo da prolungare volutamente il contatto con quelle forme abbondanti, la parte imprigionata ...