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Sessantenni
Data: 06/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: cicciosv
... guardò e per un attimo pensai di avere esagerato. Invece: “Allora sfondami come una troia!. Non ti stai facendo una signorina alle prime armi!” “Mi sono fatto le meglio troie come te che prendevano uccelli a volontà! Una come te la voglio inculare fino a romperti il culo!”. “Allora inculami bene e fammelo sentire il tuo cazzone!” “Approfitta e goditi sto cazzo! “ Risposi dandogli dentro con violenza. Lei m’incitava. “Sei un gran porco! Ti stai facendo il culo alla consuocera! Maiale! Approfittatore delle vedove rimaste senza cazzo! Se ti becca Lory ti rovina culo!” Poi fece una gran venuta, con tanto di rantolo. “Sei una gran fica che si chiava facile e che da soddisfazione” gli dissi. Mii stesi per prendere fiato e rilassarmi un minuto mentre Luisa mi prese l’uccello e ci giocò piano, tenendolo in mano. “Lo sai che sei bravo a tenerlo tanto tempo duro senza venire? Io mi sono bagnata tante volte con te e tu non sei ancora venuto neanche una volta”. “Dipende dal fatto che cerco di stare sempre concentrato per poterti dare il massimo del godimento! Se mi distraggo anche un attimo, ti avrei innaffiata a dovere! Ti va un caffè adesso?” “ Perché no” fu la risposta. Così andai a farlo portandomi dietro i pantaloncini. Quando tornai, con il caffè e i pantaloncini indosso, si mise a ridere appena mi vide. “Abbiamo scopato fino a dieci minuti fa e ti metti i pantaloncini? Voi uomini siete strani!”. “ Allora perché non me li togli?” le ...
... dissi. Si sorbì il caffè, e infilandomi la mano nei pantaloncini cominciò a menarmelo. “Mmmm, che sento! Un bel pisellone! Adesso me lo lecco come un gelato! Ho già il gusto del caffè!” disse sorridendo! Dopo avermi sfilato i pantaloncini, si strofinò il cazzo sui seni: “Mi piace sentirlo sui capezzoli! Peccato che le mie tette non sono belle, sei abituato a meglio”. “ Il meglio che hai è la figa così grossa e con quel clitoride!” “Io sono contenta anche del mio culo”. Ci scherzammo sopra, mentre Luisa si mise il cazzo in bocca e cominciò a pomparmi. Ora ero pronto a incularla di nuovo. Gli lubrificai il buchetto con l’olio e le infilai per sicurezza di nuovo due dita dentro. Luisa reagiva molto bene, mi unsi l’uccello e lo spinsi dentro l'orifizio ormai allargato. Entrò senza la minima difficoltà. Mentre le lavoravo il culo, con lunghe passate dentro e fuori, cominciai a masturbarle anche la figa. Stavo rilassato e continuavo con ritmo. Dopo alcuni minuti venne e si lasciò andare. “Vuoi godere? Vuoi che ti faccia venire? Io ho goduto abbastanza” Mi chiese. “No” Le risposi ma mi piaceva che si preoccupasse di me. Rimanemmo distesi per rilassarci un poco e le proposi di uscire per cena, come due amanti. Ci alzammo e andammo nel suo bagno a farci una doccia. Andai prima io poi entrò anche Luisa e finimmo con l’insaponarci a vicenda. Era molto bello e contribuì a distenderci prima che andassimo a rivestirci ognuno nella propria camera. Una ...