1. Sessantenni


    Data: 06/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: cicciosv

    ... volta preparato la aspettai in salotto e accesi la televisione. Luisa mi raggiunse poco dopo, vestita di tutto punto e si sedette vicino a me. Quando decidemmo di uscire mi chiese un minuto per andare in bagno.
    
    La aspettavo seduto, poi improvvisamente, mi venne voglia di lei.
    
    Aprii la porta del bagno e vidi Luisa con la gonna alzata, senza mutandine, a cavallo del bidè che stava incominciando a lavarsi. Non capì nulla, mi avvicinai, la feci sedere sul bidè con le cosce aperte, mi bagnai le dita con il sapone intimo e incominciai a massaggiargli il pube, sentivo il suo clitoride duro, poi gli introdussi quattro dita in figa che insaponate, scorrevano senza fare attrito.
    
    Quella situazione la stava infoiando, Mi chiese di togliermi, poi la vidi sciacquarsi e asciugarsi alla meglio, togliersi la gonna e prendendo l’olio lubrificante della Lory andare in camera sua stendendosi sul bordo del lettino con le gambe penzoloni. A quel punto mi chiese di avvicinarmi, si unse la figa e lubrificò abbondantemente la mia mano fino al polso, mi fece stringere la mano e si fece penetrare con cinque dita.
    
    Ero sorpreso da quello che stavamo facendo! Vedevo la sua figa aprirsi in modo osceno mentre Luisa guidava la mia mano e si contorceva dal piacere sentendosi così dilatata. Spalancò le cosce tenendole con le mani e con movimenti di bacino assecondava i miei movimenti. Godeva in maniera incredibile e dopo che la mia mano con una spinta gli entrò, tutta dentro ebbe un orgasmo che ...
    ... dovetti sorreggerla per non farla cadere dal lettino.
    
    Crollò stremata! Mi fermò la mano e mi fece cenno di toglierla. Poi, mi aprì senza dire una parola mi calò i pantaloni e affondò la faccia. Mi leccò le palle e l’asta, arrivata alla cappella, la imboccò e si spinse il cazzo tutto fino in gola. Mi tirò una pompa dura, andando avanti e indietro con la testa e non mi mollò. Capii che era giunto il momento di sborrare e non mi trattenni. Le venni in bocca e lei mi strinse per sentire le contrazioni e prendendosi tutto lo sperma. Si gustò l’uccello, scoprì la cappella per avere anche lo sperma sotto la pelle e leccarla. Poi si appoggiò sfinita,contro di me.
    
    Quando ci rivestimmo, lei era fatta. Si scusò e mi chiese se proprio ci tenevo a uscire.
    
    “ Non è un problema, tra l’altro è tardi”.
    
    “Ti preparo qualcosa” mi disse ma in realtà nessuno di noi due aveva fame.
    
    Indugiammo un po’ sul divano poi pensai che era opportuno chiamare Lory per avere notizie della nipotina. Luisa mi chiese il cellulare e nei suoi occhi vidi un lampo di impareggiabile, di malizia in cui le donne sono maestre. Luisa s’interessò delle condizioni della bimba e con il suo solito tono, come se nulla fosse successo nella giornata, propose a Lory di farla rientrare l’indomani mattina per sostituirla lei a casa della figlia: “Così puoi stare qui con tuo marito” disse ammiccandomi: “In questo modo sarò utile anch’io dopo una giornata che sono rimasta a casa senza far niente. Pensa che tuo marito mi ha ...
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