1. (poesia) "tu stella, io pure sole"


    Data: 07/10/2019, Categorie: Etero Autore: youngpope

    ... intenzioni secondo l’interpretazione più spirituale rappresenta la bontà delle intenzioni (in qualsiasi ambito: gentilezza, altruismo, comprensione, protezione...) che l’uomo può assumersi spinto dall’amore; mentre secondo l’interpretazione più carnale la purezza si traduce in naturalezza, ovvero l’innocenza e spontaneità dell’istinto carnale.
    
    • notare ai versi 7-8 la fenomenologia dell’orgasmo
    
    • nel momento dell’orgasmo la donna destinataria capisce che l’unico (fra tutti gli altri – gli altri astri) a “brillare” (ovvero che lei veda brillare quindi che lei consideri il più bello o il migliore) è il poeta (il sole). Il fatto che il tutto sia immerso in un atmosfera quasi religiosa o comunque mistica fa sì che tutta questa prima parte della poesia possa anche essere vista come un cammino di rettitudine (attenzione che in questo caso non si parlerebbe di erezione, ma di rettitudine morale) del poeta nel conoscere e contemplare la destinataria/la cometa
    
    • non c’è bisogno di dire cosa sia il buco nero
    
    • “pulsando come stella doppia”: le stelle doppie nell’astrofisica sono sistemi di stelle in cui 2 (o più, ma in questo caso non è un’orgia) stelle viste dalla terra si eclissano a vicenda. Questo eclissarsi provoca un cambiamento di luminosità delle due stelle, che a occhio nudo o con strumenti poco potenti appaiono come una stella sola che pulsa emettendo a periodi luce più e meno potente.
    
    • “Brilliam al ciel m’anchin cantina”: oltre al fatto che sia ...
    ... divertente, o comunque possa far sorridere, la bellezza del verso sta nel fatto che permette di immaginare la coppia che tromba all’aperto sotto le stelle (niente di più romantico) ma, a causa del grande fervore che anima i due, non esita a trombare anche in cantina. Anche qui però, forse da una finestrella, la coppia di stelle si vede, e brilla fino a lì in cantina, come fosse in solidarietà con la coppia umana (cosa molto tenera).
    
    Il verso è notevole grazie a questa visione immaginata del poeta/destinataria che si sono sdoppiati in due coppie (quella di stelle e quella che tromba in cantina).
    
    Inoltre dichiara anche l’universalità dell’amore, che regna ovunque e dove c’è amore c’è ”solidarietà” con l’amore che si trova da un’altra parte (solidarietà tra le stelle che si affacciano alla cantina e la coppietta che là sta trombando)
    
    • Qual dea per tua arte: è una gran scopatrice
    
    • Puoi inghiottir la via lattea. Leggere con l’accento sulla “e” di lattea – oltre per completare la rima - rende anche il verso più simpatico, almeno a mio avviso, e insieme al “comparir in ogni carte” vela un pochino (o no?) l’allusione fin troppo esplicita dell’ “inghiottir la via lattea”.
    
    • La strofa degli astronomi si riallaccia a quelle precedenti, poiché il verbo “voler”, che ha per soggetto gli astronomi spioni, ha come oggetto sia il verso successivo, sia la strofa precedente (ovvero “voler” far comparire - la stella - in ogni carte). Grazie alla sua arte, nonché sicuramente bellezza ...