Storie da spogliatoio - prima parte
Data: 08/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: grillino
... sulle mie qualità di maschio pompinaro, allora entrò di nuovo Luca, in piena erezione, mi alzò e mi fece appoggiare contro il muro allargandomi le cosce “dai cazzo Andrea, mettiti bene a gambe larghe, mi hai fatto eccitare come una bestia…stasera ti voglio pure inculare…è parecchio che ci rompi i coglioni guardandoci, ti vediamo… hai voglia di noi maschi eh frocetto!?...” e con un fare prepotente e senza farmi replicare (non l’avrei fatto…) prese del bagno schiuma e me lo passò in mezzo alle piccole chiappe, infilandone un po’ nel buchino del culo con le sue belle dita, lubrificandolo…poi si masturbò lievemente con la mano insaponata, rendendo viscido anche il suo uccellone e senza tanti complimenti me lo mise sul bordo del culo e lo spinse dentro, dal basso verso l’alto, con foga e decisione, inculandomi veramente senza pietà…l’ho sentito entrare dentro di me, dentro il mio retto, ho sentito il calore e il turgore del suo membro spanarmi tutto d’un colpo…aprii la bocca per prendere respiro e urlare sordamente e l’acqua della doccia mi invase la gola…Luca appena mi impalò, arrivando con la cappella sino in fondo allo sfintere, iniziò a scoparmi come un indemoniato, dandomi dei colpi secchi e affondati, tenendomi ben bene per le spalle…sentivo il suo bacino scontrarsi col mio culo, il suo cazzo scorrermi nelle viscere…l’acqua bollente inondarci entrambi…che vigore! Io ero al settimo cielo, sentivo finalmente questo maschio giovane e violento possedermi senza remore, eccitato ...
... e d’istinto mi masturbai e sborrai quasi subito addosso al muro maiolicato della doccia…schizzi dopo schizzi mi svuotai tutto, provando un senso di liberazione e vergogna insieme. Mi godetti ancora un po’ la mia eccitazione, il mio pene fece fatica ad ammosciarsi, e Luca continuava a scoparmi con tanta foga. Ma durò molto poco, perché eravamo veramente a rischio di essere scoperti da altri giocatori, quindi Luca affondò alcuni colpi velocemente, si lasciò andare a una serie di grugniti animaleschi come solo noi uomini sappiamo fare “ooohhh…belin che culo, manco Eleonora ce l’ha un culetto stretto così…cristo Andrèsborrooooo…eccolo eccolo eccolo…” e una vampata mi pervase dentro, percepivo col pensiero una colata di sperma dilagarmi nel retto…il suo membro fece ancora avanti e indietro qualche volta, poi uscì, lasciando la classica sensazione di vuoto e aria nel culo. Rimase dietro di me qualche secondo, si sciacquò il pisello mezzo moscio col sapone e poi uscì dalla cabina, lasciandomi senza fiato, senza parole, senza dignità, a fissare la parete bianca di fronte a me. Li sentii mormorare qualcosa di maligno sulla mia omosessualità, sulle loro prestazioni, sulle mie “grazie”…le solite cose dei maschi repressi. Mi lavai per bene, anche dentro il culo ancora pieno di sperma, e mi sciacquai bene la bocca anch’essa ancora un po’ impastata della loro sborra…uscii dalla doccia che Luca e Giacomo erano già andati via, e li vidi in lontananza all’uscita sorridere e baciarsi con le ...