1. Hanna e Paul


    Data: 09/10/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... dalla sedia. Mi guarda.�Hai sentito? Devo rientrare. &egrave sorto un problema e vogliono la mia presenza. Parto stasera. Starò via un paio di giorni.�A passo veloce si dirige verso la casa. Lo seguo. Arriviamo in camera. La mia speranza non si estingue. Mi auguro che prima che parta gli venga voglia di farsi una cavalcata con me come giumenta. Lui va in bagno. Mi precipito per raggiungerlo. Vedo la porta chiudersi e sento lo scatto della serratura. Si &egrave chiuso dentro. Non lo ha mai fatto. Cosa sta accadendo? Mi avvicino alla finestra; guardo in direzione della piscina e vedo mio figlio che si sta esibendo in una danza del tipo di quelle che ho visto fare nei film western dagli indiani. &egrave contento che il padre parte. Il pensiero di restare sola con mio figlio, dopo quello che ha detto che farebbe con il mio corpo, mi spaventa. Mio marito esce dalla doccia.�Karl, vuoi che venga con te?��No! Non stare a preoccuparti, e poi c�&egrave tuo figlio: non vorrai lasciarlo solo?�&egrave proprio questo il problema; sono io a non volere restare sola con Paul. Certamente non posso dire a mio marito delle mie paure. Dopo circa due ore Karl parte. Ha preso la Mercedes ed ha lasciato la Porsche. Chissà perché? La Porsche &egrave la sua preferita. Sono sull�uscio ad agitare il braccio sollevato in segno di saluto. Paul non &egrave con me a salutare suo padre. Rientro in casa. L�attraverso tutta. Arrivo all�altra estremità. Sto per varcare la soglia del vano balcone che si apre ...
    ... sul giardino dove &egrave ubicata la piscina quando i miei occhi notano qualcosa che mai avrei creduto di poter vedere. Mi blocco. In piedi, sul bordo della piscina c�&egrave mio figlio e fin qui niente di strano. L�eccezionale &egrave che &egrave nudo e sta guardando nella mia direzione. &egrave da quando aveva 12 anni che non ho più visto mio figlio nudo. Nonostante provi imbarazzo i miei occhi non riescono a staccarsi dalla sua figura. Lo osservo. Ha un fisico stupendo, &egrave alto (180 cm), occhi blu, torace ampio e muscoloso, addominali che sembrano dei chocolatine allineati su due file, collo taurino, braccia possenti, giro vita non molto stretta, fianchi larghi, cosce piene di muscoli ed infine il mostro. L�oggetto che nell�abbraccio di quel primo pomeriggio ho sentito premere contro il mio culo &egrave lì davanti ai miei occhi e punta dritto nella mia direzione. Non ho mai visto un pene di quelle dimensioni. Lungo, grosso e con un glande che sembra la cappella di un fungo porcino. Resto incantata da tanta magnificenza. Sono tutta presa da quella visione che non mi accorgo che lui si &egrave avvicinato, mi ha preso le mani e, camminando all�indietro, mi sta trascinando nei pressi del gazebo. Durante il breve tratto non ho mai staccato gli occhi da quel meraviglioso muscolo che si erge imperioso dal suo inguine. Ho l�affanno. Sembra che abbia fatto una corsa. Lui si porta alle mie spalle. Slaccia il reggiseno e lo lascia cadere sul prato. Infila le dita nel bordo del mio ...
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