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Hanna e Paul
Data: 09/10/2019, Categorie: Incesti Autore: liana
... fisico non ho mai avuto rivali. Margie è una bella donna ma deve avere qualcosa che io non ho. Forse 19 anni sono troppi da trascorrere insieme. Forse il nostro lavoro ci ha tenuti lontano l�uno dall�altro. Forse è perché non ho voluto altri figli. Troppi forse. Intanto mi è stata recapitata la comunicazione di istanza di divorzio presentata da Karl. Affido la pratica ad un avvocato e lo incarico di provvedere facendo in modo di non farmi mai incontrare con il mio ex. Il problema è dirlo a mio figlio. Paul, dopo lo sconvolgente approccio avuto con me, è rimasto nella nostra villa al mare, non mi ha seguita. Lo devo mettere al corrente di quanto sta accadendo. Già immagino la sua reazione. Sarà felicissimo. Si è realizzato quello che lui voleva. Il mio divorzio da suo padre. Per lui ora sono una donna libera. Non ci sono più ostacoli a farci incontrare in un letto. Mi tornano in mente gli attimi in cui, nudo, mi prende per mano e mi porta al gazebo. Non mi sono ribellata perché sono rimasta affascinata dalla sua nudità ed incantata dalla meravigliosa creatura che faceva capolino fra le sue cosce. Non mi sono ribellata nemmeno quando mi ha sfilato gli unici indumenti che avevo: il perizoma e lo striminzito reggiseno facendomi restare nuda sotto lo sguardo morboso dei suoi occhi. Non mi sono ribellata nemmeno quando ha piazzato il suo pene fra le mie chiappe; al contrario l�ho aiutato. Non mi sono ribellata nemmeno quando mi ha cinto il torace ...
... ed ha agganciato le sue mani alle mie gemelle. Mi è piaciuto sentirmi avvinghiata al suo corpo. Non ho pensato a lui come mio figlio. Ero arrapata. Ero in calore. In quel momento ho visto in lui l�uomo di cui avevo bisogno. è stata la pressione che ho sentito contro il mio sfintere che mi ha fatta ritrarre e farmi rendere conto che stavo per commettere un atto moralmente condannabile ed innaturale. Sono sicura che se avesse esercitata la pressione fra le mie grandi labbra avrei ceduto ed a quest�ora ero una madre depravata. Bastava farmi piegare in avanti e il suo glande si sarebbe trovato ad essere ospitato dalla mia vulva. Una piccola spinta e mi avrebbe posseduta. Non è accaduto perché ho preso coscienza di essere sua madre. Gliel�ho detto e lui mi ha risposto che mi ama e che vuole che io diventi la sua donna; che faccia di lui il mio amante. Con questi presupposti lo devo chiamare per comunicargli che suo padre mi ha lasciata. Prendo il telefono e compongo il numero del telefono della nostra villa al mare.�Pronto? Paul? Sono mamma. Dobbiamo incontrarci. Sono accaduti fatti di cui devi necessariamente essere messo al corrente. Quando puoi raggiungermi?��Mamma, potrei anche raggiungerti questa sera stessa. Preferisco di no. Resterò qui anche per tutto il mese di settembre. Ad inizio ottobre verrò a casa. Di quello che mi vuoi informare già so. Papà ti ha lasciata. Non sprecare il tuo tempo a romperti le meningi. Quello che ti è capitato non vederlo ...