1. 100 - Mamma Lucrezia timorata di Dio diventa una grande troia


    Data: 10/10/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... biscione incredibile, la pelle gli ricopriva il glande, e lui mentre pisciava, se lo teneva in mano alla base con il dito pollice nella parte superiore.Io facevo di mestiere la sarta e di centimetri me ne intendevo, ad occhio, ma sicura di non sbagliarmi lo valutai attorno ai ventidue ventitre centimetri di lunghezza con un diametro di almeno cinque centimetri!!!!! Ma quando ce l�aveva duro come faceva a scopare una povera giovane e vergine ragazza??? Una quantità industriale di avvenimenti particolari e sconvolgenti mi stava affollando la mente. Mariella, suo figlio, la fidanzata, scopare, leccare, fottere, sborrare, guardare, spiare , venire, eccitarsi�� Oddiooo miooo, non ne potevo più credetti di impazzire e mentre lui dopo essersi scrollato il grosso pitone se ne uscì dal bagno, io aprii ancora il rubinetto e selezionai l�acqua fredda, poi rimasi fin quando un po� d�ordine riprese lentamente ad occuparmi il cervello.Andai in camera mia e mi rivestii, quindi mi dedicai a preparare la cena per me e per i ragazzi.Cenammo verso le venti e poi loro uscirono con degli amici ed io rimasi tranquilla a rilassarmi il fisico e l�intelletto.Il mattino seguente lavorai a cucire alcuni capi di mie clienti e poi, nel pomeriggio, pensai di telefonare a Mariella per contraccambiare il suo invito a sorbire un buon caffè. Un paio di volte presi in mano il cellulare, poi, al momento di premere il pulsante di chiamata, decisi invece di desistere. Avevo il dubbio che, nel momento stesso in ...
    ... cui lei avrebbe varcato la soglia di casa mia, essendo sole e soprattutto con il precedente di quanto successo il giorno prima, saremmo ripiombate irrimediabilmente nel vortice dei sensi e questo io non volevo più che succedesse. Ma, la carne è la carne e così al terzo tentativo premetti il tasto verde della chiamata.Mariella mi disse che aveva previsto la mia chiamata e naturalmente accettò di buon grado.Erano le sedici e qualche minuto quando lei suonò il campanello di casa mia. A vederla entrare già mi si accesero i sensi. Era vestita quel tanto che bastava per non essere arrestata per la strada per atti osceni in luogo pubblico. Maglietta color verde marcio sotto la quale si notavano chiaramente i capezzoli puntuti, detta maglia aveva una ampia scollatura a barchetta che lasciava scoperte le sue belle tette, coprendo appena di qualche millimetro le sue aureole. Sotto un paio di jeans estivi di colore bianco attillati come se fossero una seconda pelle. Le sue chiappe erano avvolte nel tessuto che gli si infilava tra le natiche avviluppandole pienamente e anche le gambe erano fasciate in modo indecente. Portava scarpe con il tacco dodici da zoccola d�alto bordo. Per rompere il ghiaccio le dissi che dato il tipo di abbigliamento da troia, per la strada aveva rischiato lo stupro. La sua risposta si condensò tutta in una sola parola: Magari!!Ridemmo entrambe di gusto e poi la feci accomodare in poltrona, mi assentai qualche minuto per preparare il caffè e quando feci ritorno con ...
«12...567...10»