Cugine: insegnante e allieva
Data: 10/10/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: suve
Ero nella mia cameretta in intimità con Marco, il mio lui. Stavamo pomiciando da un po� e lui cominciò a fare pressioni con le mani sopra la mia testa. Sapevo cosa voleva quel porco, da alcune settimane avevo imparato a prenderglielo in bocca. Piano piano ero diventata più esperta e avevo imparato a ricevere il suo seme e anche a ingoiarlo. All�inizio non mi era piaciuto molto, l�avevo fatto perché era evidente che lui lo volesse, ma poco a poco la cosa aveva preso a eccitare anche me. Sentirlo ingrandirsi tra le mie labbra trasformandosi in un lungo e caldo bastone da succhiare e leccare, sapere che sarebbe bastato un mio morso per farlo piangere, sapere che sarebbe bastato un mio tirarmi indietro per renderlo supplicante e arrendevole e infine sentirlo gemere di piacere a causa mia mi dava un senso di potere e mi eccitava tanto che spesso mi toccavo mentre lo facevo.Finsi un po� di ritrosia e poi scesi con la testa sul suo petto, eravamo distesi sul mio lettino fianco a fianco e bastò raggomitolarmi un poco per arrivare a tiro del suo cazzo che aveva provveduto a tirare fuori mentre lo baciavo, e nemmeno me ne ero accorta. Non era completamente in tiro ma sarebbero bastati pochi istanti e la mia lingua avrebbe portato a compimento l�opera. Lo presi tra le labbra succhiando piano, avevo da tempo scoperto quanto fosse sensibile il suo glande, e poi lo affondai di più. Me lo sentivo premere sul palato mentre entrava sempre più profondamente. Avvertii un conato e mi fermai ...
... facendogli invertire il senso di marcia, non ero mai riuscita a prenderlo tutto per quanto mi sforzassi. Ora lo leccavo sulla punta compiendo circoli umidi tutto intorno al glande, insistendo sulla cornice e sentendolo sussultare.A un tratto sentii il rumore della porta che si apriva. Alzai gli occhi e vidi Stefania, la mia cuginetta di un anno più giovane di me che ancora con la maniglia in mano si era bloccata nell�atto di entrare e ci guardava stupita.Quel fine settimana gli zii erano in visita a casa nostra e mi ero dimenticata che mentre gli adulti erano in visita a amici comuni Stefania era rimasta a studiare nella sua camera in preparazione alla maturità.Staccai le labbra dal pene di Marco, che si era impietrito anche lui, e apostrofai Stefania con tono incazzato:- Non si usa bussare a casa tua? Che vuoi? -- Scusami, ero venuta per dirti��.. scusami, non sapevo che��.. -Era arrossita ma non staccava gli occhi dal cazzo di Marco che ancora tenevo in mano, rigido e luccicante della mia saliva.Mi venne in mente un�idea strana e provai una fitta di eccitazione.- Beh, non hai mai visto un cazzo? Cos�è quella faccia da santarellina sconvolta? -- No�. Io veramente��.. non ho mai��. scusami ancora -E si girò per uscire. La bloccai:- FERMA! Dove credi di andare? Entra e chiudi la porta -Mi obbedì muovendosi timidamente, ferma in piedi con lo sguardo che ancora puntava il cazzo che sentivo stava perdendo parte del suo vigore. Mossi la mano per impedirlo e notai la lingua di ...