1. Cugine: insegnante e allieva


    Data: 10/10/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: suve

    ... sembrava grande, enorme.Mi sedetti sul letto facendomi forza per distogliere lo sguardo, mi sentivo confusa e imbarazzata, soprattutto perché Gianna ora mi stava interrogando e io le rispondevo meccanicamente mentre sentivo la mia patatina inumidirsi e frenavo la voglia di guardare ancora.Su richiesta di Gianna le porsi la mano che lei mi fece avvolgere intorno al pene. Lo sentivo caldo nel palmo. Accompagnata dalla mano di Gianna lo masturbai ma mi fermai non appena Gianna la tolse.Mi invitò a continuare e lo feci, sentendomi sempre più umida tra le cosce.Feci un salto sentendo Marco protestare, nell�agitazione avevo usato troppa forza stringendolo allo spasimo. Allentai la morsa e continuai a masturbarlo. Vedevo la testa apparire e scomparire dalla mia mano e sentivo il pene fremere nel mio palmo. Continuai per un paio di minuti sentendomi sempre più umida, la voglia di mettermi la mano nelle mutandine; Marco prese a ansimare.Gianna mi disse qualcosa sul bagnare, la guardai stupita mentre mi spiegava. Sapevo cosa intendesse ma non ne avevo mai toccato uno con la mano, figuriamoci mettermelo in bocca. Le mie amiche me ne avevano parlato, sapevo che si chiamava pompino e che ai maschi piaceva molto, nulla di più. Però vedere Gianna che lo faceva sparire tra le sue labbra mi eccitava, istintivamente tirai fuori la lingua immaginando di essere io a leccarlo.Gianna me lo porse e mi invitò a provare. Ero ancora incerta ma bastò la sua mano a spingere leggera la mia testa per ...
    ... farmi avvicinare le labbra al pene di Marco. Allungai la lingua a toccarlo, era strano ma non disgustoso, lo leccai piano prendendo confidenza fino a quando Gianna spinse ancora la mia testa. Aprii le labbra e ne presi in bocca la punta. Gianna continuava a darmi istruzioni. Lo succhiai e lo leccai, provai a prenderlo dentro tutto ma mi dovetti fermare quando sentii il glande puntarmi sulla gola e mi venne un conato. Ripresi la mia opera, lo masturbai, lo leccai e lo succhiai nuovamente. Lo sentivo fremere nella mia bocca, quasi farsi più grosso a riempirmi il cavo orale.Sempre seguendo le istruzioni ne succhiavo la punta mentre lo masturbavo sempre più velocemente quando sentii Marco urlare e qualcosa schizzarmi dentro la bocca. Era un po� amaro come aveva detto Gianna, caldo e vischioso, ma non mi faceva schifo, Accelerai il movimento della mano continuando a succhiare e inghiottendo il suo seme per non soffocare. Continuai a succhiare mentre si faceva quasi insopportabile la voglia di portare una mano alla patatina per dare sollievo alla mia eccitazione, ora non schizzava più e stava perdendo la sua durezza.Gianna mi scostò facendolo uscire dalla mia bocca e prendendolo nella sua. A un tratto se lo tolse e appoggiò le sue labbra alle mie, sentii la sua lingua frugarmi la bocca e risposi con la mia intrecciandola e scambiando saliva e residui di seme. Qui non ero proprio una principiante, avevo avuto qualche esperienza con una mia amichetta tempo addietro, era capitato di ...
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