La nuora, storia di una cagna in calore
Data: 01/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: benves
.....a volte immagino: che cosa succederebbe se anche le donne andassero in calore e si comportassero come le cagnette di strada?
Vedremmo colonne di maschi arrapati in lotta tra loro con la bava alla bocca all’inseguimento di femmine accaldate!
Sarebbe curioso vedere per strada donne placcate da uomini eccitati dal suo odore di cagna in calore, che cercano di leccare fiche infiammate e vogliose di cazzi!
E poi vederli montare le cagne alla fermata di un autobus!
In un parco, su una panchina o un verde prato o sui marciapiedi!
Sotto lo sguardo deluso degli altri uomini rimasti in bianco!
Certo sarebbe divertente!
Bando alle fantasie.
La storia che mi accingo a raccontare nella sostanza, non è lontana dallo scenario rappresentato in premessa.
La protagonista è mia nuora.
Un colpo di calore gli ha mandato in tilt la ragione, semmai l’abbia avuta.
Nel mese di luglio mia nuora Vanessa con la piccola Elisa, come ogni anno, ci raggiunge alla casa che avevamo al mare.
L’edificio era inserito in un complesso di case a schiera, una accanto all’altro, circondati da verdi e floridi giardini, arricchiti da un pergolato e una loggia sulla quale potevi rilassarti su una sedia a sdraio facendoti accarezzare dal sol leone.
Mio figlio Alberto, di trenta sei anni, avendo le ferie in agosto, da circa tre anni ha preso l’abitudine di mandare la moglie in vacanza nel mese di luglio, per concedere alla piccola Elisa, di tre anni, i benefici dell’aria marina ...
... ricca di iodio.
Vanessa ha trenta tre anni.
Qualche anno fa d'accordo con mio figlio, ha lasciato il lavoro per occuparsi a tempo pieno della piccola Elisa.
Alberto ha un buon lavoro di dirigente, che gli permette di avere una vita comoda e di poter mantenere la moglie a casa.
Prima dei fatti che sto per raccontare, non mi era mai venuto in mente di pensare a lei come donna sensuale e avere dei pensieri libidinosi verso le sue conturbanti grazie.
Era la moglie di mio figlio e madre di mia nipote; questo bastava a tenere nei suoi confronti un atteggiamento assolutamente rispettoso.
Ma quell’estate tutto cambiò.
La mia vicina di casa aveva due figli, Marco di diciotto anni e Andrea di ventitré.
Erano due esemplari di maschi ben sviluppati.
Due adoni atletici, che avevano una cura maniacale per la forma del corpo, modellato con intensi esercizi e allenamenti in palestra come le statue di Fidia.
Quella estate i ragazzi non partirono per l’estero, come facevano di consueto.
Si vedevano girare per il giardino in bermuda ed a petto nudo.
Purtroppo non ero l’unico ad averli notati.
I giovani erano simpatici, educati e generosi, perché qualche volta mi aiutavano in lavori di bricolage.
Il padre era morto da alcuni anni e loro si erano legati a me, fin da quando erano adolescenti, adottandomi come figura paterna, che forse gli era mancata.
La prima domenica di luglio, organizzai un barbecue nel mio giardino, ed invitai i ragazzi.
La madre ...