1. La nuora, storia di una cagna in calore


    Data: 01/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: benves

    ... sguardo da loro.
    
    Lei era seduta accanto a Marco ed Elisa addormentata, giaceva sulle gambe del ragazzo.
    
    Lei si esprimeva gesticolando e ogni tanto toccava la gamba di Marco.
    
    Qualche volta la mano si posava su una spalla, lui continuava a parlare, ma si notava che quei contatti fisici, apparentemente spontanei, lo mettevano a disagio.
    
    Ad un tratto i due si alzano.
    
    Marco tiene in braccio la piccola Elisa.
    
    In quel frangente erano soli, perché mia moglie e la madre dei ragazzi si erano spostate nel pergolato del giardino attiguo.
    
    I due si avviano verso l’ingresso.
    
    Vanessa precedeva il ragazzo, che da dietro non aveva occhi che per il suo fondo schiena.
    
    Mi era parso di cogliere nei movimenti di mia nuora un certo atteggiamento provocatorio, come se intuisse che il ragazzo la stava osservando.
    
    Mi sembrava che le oscillazioni delle anche fossero volutamente più accentuate.
    
    Vanessa, prima di entrare in casa, fece una panoramica del giardino.
    
    Osservò mia moglie e la sua amica, impegnati a chiacchierare.
    
    Poi girò lo sguardo verso di me e valutò che ero lontano ed occupato con Andrea, fuori dal giardino e sul vialetto che costeggiava il lungo mare.
    
    La vidi sparire all’interno della casa, seguita da Marco che teneva in braccio la piccola Elisa addormentata.
    
    Probabilmente, per non svegliarla, l’aveva fatto portare dal ragazzo.
    
    Passarono almeno venti minuti abbondanti e dalla casa non vidi uscire nessuno.
    
    La faccenda cominciò ad ...
    ... insospettirmi.
    
    “Andrea! Scusami! Vado un attimo in casa a cercare dei fazzolettini! Quest’aria marina mi sta facendo venire un raffreddore allergico! Torno subito!
    
    “mi trovi al chiosco! Laggiù!
    
    “Ok! Ci vediamo dopo!
    
    Anche io, prima di entrare in casa, feci una panoramica completa.
    
    Aprì la porta lentamente.
    
    Cercavo di non fare rumori.
    
    La casa sembrava vuota.
    
    Non si sentiva una mosca volare, come se gli abitanti si fossero volatilizzati nel nulla.
    
    Eppure sapevo che dentro c’erano Vanessa e Marco.
    
    Ma dove cavolo si erano nascosti ?
    
    Rimasi fermo ad ascoltare quel silenzio assurdo.
    
    Ad un tratto sentì un brusio provenire dalla cucina.
    
    Piano piano mi accostai alla porta.
    
    Appena ebbi la possibilità di vedere l’interno mi fermai subito perché sul vetro del forno notai chiaramente il riflesso di mia nuora, appoggiata con le mani sul lavandino, i pantaloni calati giù e Marco, da tergo, inginocchiato, che teneva separate le natiche, mentre razzolava con la bocca dentro la nicchia vaginale.
    
    La faccia del ragazzo era completamente immersa tra i suoi rotondi glutei.
    
    Quella scena mi sconvolse.
    
    Mi fece pensare ai preliminari dei cani.
    
    Dopo avrei visto il ragazzo estrarre il suo cazzo duro e infilarlo in quella nicchia scura come la pece.
    
    Guardando meglio mia nuora, infatti, mi appariva come una cagna in calore, in stasi, mentre stava piegata in avanti, con le braccia appoggiate sui bordi del lavandino e la testa infilata nel lavello.
    
    I suoi ...
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