Nato dal nulla
Data: 12/10/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... seguente non ci pensavo più, eppure per una frazione di secondo ammisi verso me stessa che era stato molto più intenso delle altre innumerevoli volte in cui mi ero masturbata, focosamente e istintivamente nel buio e nel silenzio della mia stanza sin da quando avevo quindici anni. Passarono alcuni giorni accantonando velocemente quell�episodio e le mie fantasie su quell�uomo, finché nel consueto bar all�angolo della strada lo rividi, rincontrandolo di continuo per svariati giorni affaccendato nelle sue personali mansioni. In realtà non avevamo mai argomentato, eppure in attesa del suo caffè lui m�aveva costantemente lanciato quella sua tipica occhiata di ghiaccio, che puntuale m�aveva fiaccata, devitalizzandomi e svigorendomi ogni qualvolta. Nella mia testa mulinò la bizzarra e la sconclusionata idea che fosse tornato là dentro quel bar, continuando a presentarsi ogni giorno alla stessa ora unicamente per adocchiare me, in tal modo io mi sbizzarrivo galoppando e peregrinando con la fantasia.In quell�inevitabile e premonitore giorno infatti tutto cambiò, ricordo con esattezza che faceva molto caldo, io dovevo necessariamente ultimare un rendiconto contabile, da inoltrare al mio diretto superiore subito dopo pranzo, per questa ragione durante l�ora d�interruzione trascinai con me nel solito bar, un fascicolo traboccante d�incartamenti e d�analisi statistiche, sennonché affaccendata nella lettura e nella comparazione di quelle pratiche, non m�accorsi d�aver fatto davvero ...
... tardi. La pausa del pranzo era cessata già da mezz�ora mentre io ero ancora là nel bar. Di colpo mi sollevai per ridisporre nella carpetta tutti i miei fogli, ma in quel frangente combinai un puro pasticcio, perché urtai il tavolino quasi rovesciandolo, spargendo irrimediabilmente tutto il mio lavoro delle ultime settimane sul pavimento del locale. Lui, proprio lui, sì, l�individuo degli sguardi e delle mie roventi visioni si era reso corporeo lì davanti, giacché adesso piegato insieme a me sotto il tavolo mi stava benevolmente aiutando nel raccogliere tutto. Io lo ringraziai sottovoce in preda al turbamento e filai via. Al mio rientro, dopo un�informale rimproverata da parte del mio superiore per il ritardo accumulato e per aver scompigliato le nozioni del bilancio, ritornai mestamente verso la mia scrivania per individuare di recuperare il salvabile. Sopra uno dei miei fogli, notai improvvisamente una scritta con la penna di colore blu, si trattava d�un numero di cellulare assieme a un nome: Ernesto. Prima non c�era, ne ero più che sicura. Possibile che qualche collega dell�ufficio postale m�avesse teso uno scherzo, sicché piegai il foglio, lo misi in tasca e continuai il mio lavoro.Giuse sera, ero molto stanca, mangiai velocemente qualcosa e andai a spogliarmi. Nel poggiare i pantaloni sulla sedia m�accorsi di quel foglio che spuntava dalla tasca, mi misi a letto per guardare la TV, il foglio lo avevo poggiato sul comodino accanto a me. Dopo dieci minuti che squadravo la TV ...