1. Nato dal nulla


    Data: 12/10/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... senza capirci nulla, ripresi in mano quel foglio, lo spiegazzai e composi quel numero senza pensarci. Un solo squillo e sentii un uomo dall�altro capo del filo rispondere con una voce accattivante e ingraziante:�Sì, pronto, chi parla?�. Io con il cuore in gola comunicai:�Chiedo scusa, &egrave lei il signor Ernesto?�. Lui ancora: �Sono io in persona, dica pure�.Gli spiegai, dandogli del lei, d�aver trovato il suo numero, ma di non sapere a chi appartenesse e gli dissi che se era uno scherzo non era affatto divertente né spiritoso, perché io non avevo tempo da perdere.Ernesto prontamente mi riferì:�Su, via, non fare così, sai benissimo chi sono. Sei molto gradevole e piacente, lo sai questo?�. La testa mi girò tutt�intorno, perché mi parve di scomparire nel nulla, volteggiavo nell�aria, mentre lui proseguì:�Vieni qua, dai Liliana. Non mi stancherò mai di guardarti, adesso voglio qualcosa di più, perché so che anche tu lo desideri�. Prima che potessi replicare Ernesto aggiunse:�Ascolta bene: Viale Pisacane, 47, interno 3, intesi� - riagganciando il telefono.Io ero frastornata, furibonda, sgomenta, impicciona, bramosa, cupida, accalorata, farneticante e chissà che cos�altro ancora. Chi era quest�uomo? Come conosceva il mio nome? Mi rivestii in un attimo e ci andai. Quando mi trovai di fronte alla detestabile entrata del tormentato interno 3, la voglia di dileguarmi arrivò alle stelle, ma che accidenti avevo combinato? Ero strampalata nel rischiare in tal modo, avrebbe potuto ...
    ... essere un puro esaltato e magari invasato, ripensandoci bene un poco lo era, perché da come si era comportato e aveva agito indubbiamente lo era eccome. Bussai, m�aprì proprio lui, quello sconosciuto, argomento, intento e scopo delle mie inesauribili e perenni chimere illecite, lascive, lussuriose e appassionatamente proibite. Ernesto indossava una maglietta con le maniche corte e dei pantaloni di colore grigio chiaro, quest�indumenti leggeri in verità rendevano ben visibile un fisico agile, flessuoso e ben modellato, le spalle larghe come le avevo sognate, gli addominali non eccessivi ma definiti, le braccia e le gambe muscolose, i fianchi stretti. A ben vedere, invero, non potei fare a meno d�indugiare per svariati secondi con lo sguardo sul suo corpo perfetto, tanto che rimasi in silenzio, e prima che avessi il tempo di spiegargli qualunque cosa su questa incoerente e stravagante storia mi disse d�entrare. Quegli occhi, che tante volte avevano incrociato i miei, per un solo istante, al presente erano fissi là che scrutavano i miei, giacché m�imploravano di fidarmi di lui, così lo feci. Ernesto sprangò la porta dietro di me, m�agguantò e mi rivelò:�Per piacere, non ribadire niente. Io non farò nulla che tu non vorrai. Credi quello che dico, fidati di me�.Lui, m�afferrò la faccia fra le mani e con la lingua mi socchiuse le labbra, che peraltro senz�opporre alcuna resistenza si fusero con le sue in un lunghissimo bacio. Era un estraneo per me, eppure non avrei desiderato nessun ...