1. Ogni maledetto weekend (parte undicesima)


    Data: 12/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    La mattina dopo mi svegliai con la carota ancora nel culo, e non mi faceva più male.
    
    Si svegliò anche Elena ed immediatamente controllò il mio didietro, poi prese la carota con due dita e, come aveva fatto la sera prima di addormentarci, la fece scorrere avanti ed indietro.
    
    "Dimmi che ti piace...dimmelo."
    
    "No, non mi piace per niente."
    
    "Vedrai che con un cazzo vero sarà tutta un'altra cosa. Oggi cerco qualcosa di più grosso e stasera te lo sbatto dentro." Sembrava compiaciuta.
    
    "Sadica."
    
    Quando rientrai dal lavoro lei era già pronta per insegnarmi a sculettare. Camminare in quel modo mi risultò un movimento totalmente innaturale, ma imparai qualcosa già da quel primo giorno.
    
    Elena mi avvisò: "Faremo mezz'ora di lezione tutti i giorni."
    
    Alle otto arrivò il commesso, ed appena mise piede in casa prese Elena, la fece inginocchiare e glielo ficcò in bocca. Purtroppo non c'erano telecamere puntate sulla porta e non vidi niente, ma si sentivano i gemiti di piacere ed il rantolo che lui fece quando la inondò. Dopo proseguirono sul divano, e poi nella cameretta.
    
    Mercoledì arrivò Marco, il primo con cui mi aveva cornificato nel centro commerciale.
    
    Notai che lei insistette per farsi inculare, per avere il cazzo nel culo più tempo possibile, e lui non si fece certo pregare. Per lei fu una buona tappa di avvicinamento per accogliere il cazzone di Arturo.
    
    Mentre a me, prima di addormentarmi, mi toccava un ortaggio nel culo, sempre di dimensioni maggiori. ...
    ... Ci pensava la mia mogliettina a procurarlo, e quando me l'infilava dentro lo faceva con un certo senso di soddisfazione.
    
    Giovedì fu il turno del postino la cui specialità era quella di 'mangiare' la passera, anche per ore intere, ed Elena ne approfittò un bel po', per poi ricambiare spompinandolo a sua volta e concedendogli il suo lato B per una buona mezz'oretta.
    
    Il venerdì mattina Arturo mi fece chiamare per andare nel suo ufficio. Sapevo che Elena era là ed ero certo che stavolta Arturo mi avrebbe concesso di portare a termine il pompino lasciato a metà la volta precedente. Invece no, mi fece solo sculettare per qualche minuto, poi mi diede una mega palpata al culo facendomi sentire uno dei suoi ditoni sul buco, quindi mi mandò via.
    
    Il pomeriggio mi presi mezza giornata di ferie, avevo l'appuntamento con l'estetista per farmi la depilazione totale. Fu un lavoro lunghino, non indolore, e parecchio costoso. Ma cosa non si fa per la carriera? E meno male che già di mio non sono molto peloso.
    
    La sera toccò al Carabiniere tocciare il biscottino con Elena.
    
    La sua caratteristica era, oltre ad un uccello di tutto rispetto, quella di far parlare la mia donna. Tra un set e l'altro le faceva delle domande mirate, e lei si apriva completamente. In pratica parlava solo lei, e lui ascoltava attento. Sapeva tutto: di me, degli altri, di Arturo, dei fatti di Venezia, tutto. Inoltre i due esternavano un gran feeling, tanto che arrivai a provare un pizzico di gelosia. Comunque ...
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