1. Una lezione da Mistress Iside


    Data: 13/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu

    Contatto Facebook - Tomas MantelliProstrato sul pavimento, con l�addome schiacciato contro le gambe e le braccia legate da un nodo inestricabile, attendo il ritorno della Padrona da non so più quante ore. Ho perso il senso del tempo dopo le prime quattro ore immobilizzato nell�immobilità. La maschera che ho sul volto, e che mi impedisce di vedere, mi ha come isolato dal resto del mondo. Esistiamo solo io, qualche debole eco in lontananza e il dolore alle giunture che mi squassa.Dovrei essere nudo, la Padrona pretende che tutti i suoi schiavi lo siano. Con me ha fatto un�eccezione. Dominare un uomo di banca, un promotore finanziario responsabile del settore finanza di uno degli istituti più potenti d�Italia, le ha messo voglia di dominarmi facendomi indossare la mia �divisa� d�ordinanza. La cravatta pende mollemente dalla mia gola e la sua stretta è ancor più fastidiosa del solito a causa del collare che la dominatrice mi ha apposto al collo. E� un pesante collare di cuoio nero.Le mie braccia solo legate fra loro all�altezza dei polsi e dei gomiti. Formano un bizzarro triangolo isoscele sopra le mie spalle e sono sostenute da una corda che va ad annodarsi sul soffitto. E non è solo questo a dolermi. Le vecchie torture sembrano le più efficaci. I ceci sotto le mie tibie mi stanno lanciando delle fitte terribili, sono come punteruoli che si conficcano entro la mia carne. Ma non posso muovermi. Altre corde assicurano il mio busto alle cosce e serrano le gambe fra loro. Le spalle ...
    ... sono legate in modo da impedirmi di muovere le braccia o di sollevarmi anche solo di qualche centimetro. Non so quanto potrò andare avanti�Poi, finalmente, un sibilo oltre la porta. Rumore di tacchi sul pavimento. Qualcuno è entrato nell�anticamera del dungeon. Non faccio fatica a capire di chi si tratta. Nessuno ha le chiavi di questo luogo magico, a parte la sovrana che qui domina incontrastata e la sua assistente. Sento il suono dei passi che si fa inesorabilmente più vicino, sebbene con quella studiata lentezza di cui la Padrona è maestra. E in quel momento le fitte dei ceci e delle corde mi giungono più lancinanti che mai. Sono come frustate che si abbattono nelle mie ossa e fanno fremere il mio essere. Vorrei che lei fosse già qui, che mi sciogliesse, che mi liberasse. So che dopo mi toccherebbe subire una tortura di pari intensità, se non più crudele. Ugualmente vorrei che la maschera che mi opprime il volto venisse tolta. Per rivedere la luce�e per rivedere Lei.Il ticchettare dei tacchi alti si è fatto più vicino. La Padrona mi è giunta accanto. Lo percepisco nonostante lo strato di cuoio premuto contro le tempie; la maschera trasforma ogni suono in una vibrazione indistinguibile e mi rende difficile stabilire da quale direzione provengono i rumori. Penso che adesso la Padrona scioglierà i nodi che solo lei sa e può sciogliere. Penso che adesso potrò far riposare le mie gambe, piagate e annerite dalla pressione sui ceci. Penso che adesso il dolore sarà rivolto contro ...
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