L’estate dai miei cugini. 1 la punizione
Data: 14/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: troiettobisex
... qualcuno a quanto pare, si era accorto delle mie assenze...
Un pomeriggio dopo aver fatto i piatti con Luigi e Mattia ed esserci divertiti bagnarci a vicenda alla vista delle loro magliette bagnate completamente aderenti ai loro toraci scolpiti e i boxer che lasciavano intravedere qualcosa di grande non sono riuscito a resistere sono corso di nuovo in bagno. Chiuso dentro poi sono entrato nel mio mondo dei sogni e per dare sfogo ai miei desideri oltre alla solita sega, infoiato com’ero, ho preso uno spazzolino da denti e dopo essermi poggiato al lavandino ho incominciato ad accarezzarmi il buchino. Era una sensazione incredibile, avevo lo spazzolino che entrava e usciva dal culetto e nella mente avevo impresso tutti i grossi pacchi dei miei cugini. Immaginavo di poterli toccare e baciare, di sentirli appoggiati al mio sedere e sfregarmi sopra ed intanto lo spazzolino entrava sempre di più in me.
Come dicevo prima qualcuno dei miei cugini si era accorto delle mie capatine al bagno. Giorgio, infatti, il più grande dei miei cugini e anche uno dei più belli, quel giorno senza che me ne accorgessi mi segui. Attese un attimo fuori dal bagno guardando dal buco della serratura e poi mentre ero sul più bello, ancora piegato sul lavandino con una mano sul cazzetto e l’altra che guidava lo spazzolino dentro il mio sfintere, diede una spallata alla porta e la spalanco. Io mi sbiancai, ancor di più del solito, e m’irrigidii, ero stato colto in fragrante e per di più in quella ...
... posizione inequivocabile. Stavo sprofondando dalla vergogna e mi sentivo terrorizzato. Cercai poi di risistemarmi alla bella meglio e supplicai Giorgio di non dire niente a nessuno che non l’avrei più fatto. Lui, anziché incazzarsi, entrando nel bagno e richiudendo la porta alle spalle mi sorrise e mi disse:”lo spazzolino serve per pulirsi i denti non va lì”. Io balbettai delle scuse:”si….si lo so, e .. e che io …”. Allora lui continuando a sorridermi mi disse:” per lì ci vuole altro”. Io non capii subito cosa diceva, ma incominciai a rilassarmi e con mio grande stupore vidi mio cugino mettermi le mani nelle spalle e riabbassarmi sul lavandino dicendomi: “ stai tranquillo che non lo dico a nessuno, guarda che per divertirti meglio hai bisogno d’aiuto, non puoi far tutto da solo” . Senza neppure aver finito la frase mi mostro il suo dito medio che poi insalivo e tenendomi sempre piegato a 90 gradi m’infilo nel solco delle chiappe. Comincio così ad accarezzarmi delicatamente la mia rosellina martellandola di tanto in tanto al centro. Io non sapevo che fare ma già stavo incominciando a rieccitarmi e a rilassarmi. Il mio piccolo cazzetto stava prendendo vigore ed ancor di più quello di Giorgio che incominciava a gonfiare i bermuda che aveva in dosso. La mano di quest’ultimo continuava ad accarezzarmi le chiappe ed a dividermele per poi tornare a giocherellare col mio buchino voglioso che quasi risucchiava le dita che lo sfioravano.” Vedi che cosi va meglio, per la bocca poi il tuo ...