1. L’estate dai miei cugini. 1 la punizione


    Data: 14/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: troiettobisex

    ... spazzolino è ormai inutilizzabile però puoi usare questo se ti và” mi disse, mentre con la mano liberava il suo grosso cazzo e lo avvicinava al mio viso quasi poggiato sul lavabo. In quel momento compresi che i miei desideri si stavano avverando. Ero piegato a gambe aperte con le dita di uno dei più belli tra i cugini che mi sodomizzavano e a pochi centimetri dalla faccia avevo il suo manganello dritto, grosso e duro, a mia disposizione. Ero al settimo cielo e non volevo sciupare quell’opportunità. Con molta calma mi avvicinai quasi a toccarlo con le labbra e osservandone in tutta la sua lunghezza le vene in evidenza respirai a pieni polmoni quell’odore di maschio che emanava. Mi avvicinai ancor di più alla punta, grossa e scappellata, fino a poggiarci le labbra sopra, per poi con piccoli bacetti colonizzare tutto il glande. Giorgio gradiva molto e capito che era per me la prima volta mi disse:”immagina che sia un gelato e che si sta sciogliendo, su dai che ti piace, leccalo e ingoialo tutto”. Ma io ero solo all’inizio e pur essendo principiante volevo togliermi tutte le voglie di cazzo accumulata in quella settimana che vivevo con loro. Cosi ripresi a baciare la punta e ogni tanto assaporavo il glande col leggere lappate. Poi scendevo lungo l’asta sfregandoci le labbra contro per poi immergere il viso nella folta peluria pubica per inalare il profumo di cazzo campagnolo. Con la mia vogliosa lingua giocavo con i suoi gioielli grossi e carichi e poi risalivo leccata dopo ...
    ... leccata su verso la punta. Mio cugino che non aveva smesso un attimo di giocare col mio sederino infilandoci ora due ditta, mi guardo in modo strano ed un po’ incazzato mi afferrò per la nuca premendomi il membro contro le labbra e forzandomele disse:”Finiscila con tutte queste smancerie, frocetto del cazzo, ti piace o no il mio cazzo?!?, perché se ti piace ficcatelo tutto in bocca e succhiamelo come fanno le puttanelle come te, sono da tre settimane che vado in bianco con la mia bella e ho voglia di sborrare.”
    
    Io rimasi colpito dal cambiamento di Giorgio, non era più dolce come prima ma autoritario e volgare… ma tutto ciò, con mio grande stupore, non fecce altro che eccitare ancora di più la mia parte femminile e remissiva, il mio cazzotto s’intosto ancor di più e la mia bocca ed il mio culo risposero subito ai comandi impartiti facendosi più accoglienti.
    
    Ormai non ero più il cuginetto di città, che passava due mesi con loro in campagna, ma stavo diventando il suo gioccattolino sessuale, la sua schiavetta svuota palle. Mi resi conto di tutto ciò quando lasciandomi il culo ed afferrandomi alla testa mi obbligò con forza ad inginocchiarmi per terra e ficcandomi quel lungo palo di carne in gola cominciò a scoparmi. Io ormai mi sentivo suo ed i miei desideri erano quelli di assecondarlo e farlo godere. Anche se non del tutto pronto a tale violenza e veemenza, infatti, dovetti interrompere più volte per evitare i conati. Ma poi cominciai a prenderci gusto e a trovare i ritmi ...