Mio nipote
Data: 14/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
Una domenica a pranzo da mia sorella viene fuori che mio nipote dovrà fare una gara di salto in lungo nei pressi di casa mia e quindi mi chiedono di accompagnarlo ed ospitarlo.
“Nessun problema!”, rispondo. Mi fa piacere passare del tempo con lui.
Mia sorella ha cinquant’anni e Gabriele diciotto appena compiuti. Lei è figlia di primo letto di mio padre, ma abbiamo madri diverse. Siamo comunque sempre stati molto legati e mio nipote stravede per me ed io per lui.
Gabriele è alto almeno un metro e ottanta centimetri ed ha un fisichetto niente male: magro, ma con gambe e glutei ben torniti grazie all’atletica. La parte superiore è più scarna, ma pare che debba essere così per renderlo più aerodinamico nello stacco. Spesso, quando vado a trovarlo, gira per casa in slip, che gli fasciano le chiappette e il pacco perfettamente. Non nego di aver fantasticato molto su di lui…
Il giorno prima della competizione, Gabriele si presenta da me con un borsone. Gli preparo il letto nella camera degli ospiti e, dopo aver mangiato qualcosa, va a letto, piuttosto presto. Prima di coricarmi, socchiudo la porta e gli do un’occhiata: dorme a pancia in giù, completamente nudo e scoperto. Le natiche sono due dune rotonde e appetitose. Che voglia di entrare e mordergliele!
Il mio cazzo pulsa e mi fa male, stretto nelle mutande, ma un minimo di pudore mi riporta alla realtà e mi spinge ad andare in camera mia. Tuttavia, fatico ad addormentarmi e a trovare una posizione ...
... comoda.
Quando finalmente prendo sonno, immagini pornografiche affollano i miei sogni: Gabriele che si aggroviglia a me; Gabriele che fa sesso con altri ragazzi; io che faccio sesso con Gabriele e altri ragazzi; Gabriele e altri ragazzi che…
DRIIIIIIIIIIIN!
La sveglia mi ridesta. Mi stiro e mi alzo. Vado in bagno: il mio cazzo è ancora in tiro, ma probabilmente è un’erezione mattutina. In corridoio incrocio Gabriele.
“Vuoi il caffè, zio?”, mi chiede, con quel sorriso che mi fa sciogliere. Cerco di coprirmi il basso ventre meglio che posso, ma noto che per un nanosecondo il suo sguardo ci finisce sopra. Lui non tradisce alcuna espressione e torna sui suoi passi verso la cucina.
“Sì, grazie, piccolo!”, rispondo. “Ma ti sei alzato presto!”.
“Eh sì! Gli sportivi devono andare a letto presto e alzarsi presto. Le prime ore del mattino sono le migliori per allenarsi. Infatti, bevo un caffè e vado alla pista a scaldarmi. Farò colazione più tardi. Stasera devo essere in perfetta forma!”.
“Lo sarai sicuramente!”, lo incoraggio prima di entrare in bagno. Mi svuoto la vescica, ma il mio membro non vuole saperne di quietarsi. Allora mi infilo nella doccia e apro solo l’acqua fredda: è l’unico modo efficace contro l’eccitazione.
Quando esco dal bagno, Gabriele è già pronto per andare. “Ci vediamo più tardi!”, mi saluta sbattendo la porta.
Dopo aver fatto colazione e alcune commissioni, non dovendo lavorare, decido di raggiungere mio nipote al campo. Mi siedo in tribuna e osservo ...