1. Rifiutata, punita, accolta


    Data: 15/10/2019, Categorie: Etero Autore: pop45, Fonte: Annunci69

    L’ho conosciuta da un annuncio che avevo messo su un sito per incontri per adulti. Fin dalle prime mail aveva dimostrato interesse ad un incontro con un uomo maturo e perverso che desse corpo alle sue fantasie segrete. La sentivo però controllata, restia a ad essere esplicita. Bloccata. Doveva avere una buona posizione sociale e occupava senza dubbio un posto di comando. Sposata, senza figli, si dichiarava stanca di trenta anni di vita a due. Nonostante la stimolassi non si decideva ad abbandonare il suo atteggiamento borghese.
    
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    Le avevo detto di essere molto contrariato per il suo comportamento. Continuava a conservare un atteggiamento da santarellina, non una parolaccia che rafforzasse un concetto, non un accenno che non fosse virtualmente corretto, non un’espressione che rivelasse il suo intimo bisogno di andare oltre il convenzionale, non un’ammissione di nascondere dentro di sé desideri e voglie di trasgressione dalle tinte forti. Nascondeva gelosamente istinti di perversione che segretamente la agitavano ma che si guardava bene dal manifestare apertamente. La sua insistenza nello scrivermi mi stava quasi irritando. Si dimostrasse almeno una volta per quello che era: una donna matura che aveva il bisogno di sentirsi troia e di essere costretta ad ammetterlo senza tanti giri di parole. Finora mi ero rifiutato di incontrarla nonostante le sue insistenze, ora però desideravo vederla per buttarle in faccia il suo perbenismo e la sua falsità, e mi ...
    ... ero reso disponibile a riceverla.
    
    Stavo guardando distrattamente un videoclips scaricato da internet, un po’ per calmare la mia tensione erotica repressa, un po’ per creare il clima di eccitazione in attesa di incontrare una signora matura da “raddrizzare”.
    
    Avevo messo la sala in penombra per favorire una maggiore intimità. L’ambiente prendeva forma e colore solo dalla luce dello schermo televisivo. Ottimo, se lei sarebbe venuta, come aveva promesso, la sua figura doveva materializzarsi in quella atmosfera, adatta per affogare la sua immagine di donna seria in un lago di erotismo esplicito. Volevo fortemente umiliarla e costringerla ad ammettere la sua natura perversa. All’improvviso il suono del campanello.
    
    E’ lei. La faccio entrare. Finalmente la vedo in carne e ossa, Non mi aveva mai dato una foto, .. non me la sento, sono una donna sposata ... ma ciò non le aveva impedito di rivelarmi segreti inconfessabili della sua vita coniugale e sessuale. Che contraddizione! Ora era lì davanti a me ed ero curioso di vedere se la realtà corrispondeva alle descrizioni che mi aveva fatto di sé. Almeno in questo era stata sincera: espressione ferma di donna capace di autocontrollo, viso dolce che stava accennando un sorriso, occhi desiderosi di dare risposte veloci a un cervello colmo di interrogativi, seno... quello sì sembrava rigoglioso come mi aveva descritto. Nessuna parola, lì fermi nell’ingresso. Avevo alzato l’indice della mano destra e lo avevo portato sul suo collo ...
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