Rifiutata, punita, accolta - Racconti Erotici

Rifiutata, punita, accolta

... scelta. Si adagiò con lentezza calcolata ed elegante, tenendo gli occhi bassi senza osare guardarmi. Mi sembrava totalmente presa dalla situazione anche se non riuscivo a immaginare quali emozioni la dominassero e quali pensieri agitassero la sua mente. Ammiravo il suo corpo completamente arreso alla mia autorità. Mi esaltava.

- mi hai offeso. Hai fatto di tutto per farmi capire la tua superiorità. Ma a me non me ne frega un cazzo della tua cultura, dei tuoi soldi, della tua posizione sociale, dei tuoi vestiti, della tua acconciatura (così dicendo le avevo afferrato i capelli e alzato la testa come per farle meglio ricevere il messaggio), della tua eleganza. Io non sono certo da meno di te ma non lo dò a vedere perché non considero queste cose essenziali. Tu invece sì. Me li sbatti sotto gli occhi e vuoi che li prenda in considerazione. Non sono che stronzate. Io voglio vedere una donna, non un manichino, una persona viva, vera, passionale, con delle emozioni incontrollate, porca al punto giusto e intimamente libera. Devi liberarti del tuo autocontrollo, tu lo chiami self control vero? io lo definisco esibizionismo a schiuma frenata. Stronza! una volta tanto mostrarti al naturale così come sei e come ti senti: un po’ puttana.

La mia mano aveva cominciato una serie di schiaffi sul culo che calavano con forza, quasi con violenza, certo con rabbia. Dopo il quindicesimo colpo la sua testa era affondata nelle pieghe del divano, le gambe e le braccia erano alzate ...

... evidenziando il dolore. Battevo, battevo, battevo, uno due ... quindici, le mani prive di protezioni mi facevano quasi male. La sensazione prodottami dalla pelle contro pelle, dalla ruvidità delle mie mano contro la morbidità del suo culo era per me qualcosa di nuovo ed eccitante. Stavo provando piacere procurando dolore a una donna e quella donna - ormai ne ero convinto - nel dolore accettato e sopportato stava riacquistando la fiducia di un uomo pagando il prezzo di uno sbaglio. Insolito, meraviglioso, erotico.

Le mie recriminazioni risentite continuarono e anche i colpi a mani nude si erano ripetuti a cadenza di quindici ogni volta. La pelle del culo era ormai diventata rossa e analogamente le mie mani. Stranamente entrambe era divenute più sensibili e ormai si imponeva qualcosa di diverso. Ricominciai a vedere quel culo come qualcosa di piacevole e desiderabile. Invece di nuovi colpi mi ritrovai a praticare una leggera carezza e a gustare di quella pelle delicata e calda come si gusta la tenera pelle di un neonato. Anche la voce da rabbiosa e forte divenne calma e suadente.

- sai cucciola, tu non devi essere arrogante, orgogliosa, sufficiente. Non è così che deve mostrarsi una donna. Tu sei depositaria di emozioni, di sentimenti, di dolcezza, di tenerezza, di vita. Non devi aver timore nel mostrare la tua debolezza perché è proprio questo che ti rende forte. Non devi temere di nascondere nella tua mente delle perversioni, perché sono queste che spingono il maschio a farti sua, ...