1. Mia moglie sul mar rosso


    Data: 02/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69

    ... potè fare a meno che ricevere un orgasmo fulminante, che la percorse per tutto il corpo, facendola tremare e urlare. Fu a quel punto che aprì gli occhi cercando il mio sguardo, ma trovando quello di un ragazzino di 17 anni nero come il carbone, che sbuffava concentrato nella penetrazione! Voleva dire qualcosa ma riusciva solo ad emettere gemiti. Senza più la paura di essere scoperto, e rinfrancato dall'indiscutibile orgasmo di Bea, la girò a pancia in sù, si appoggiò una gamba di lei al petto, e gli rinfilò l'uccellone in passera in un solo colpo. Bea avrebbe voluto dire qualcosa mentre la girava, ma appena fu infilzata di nuovo, riuscì solo a dire "aaaahhhhhhh". Fu a quel punto che mi svegliai disturbato dai rumori: mi guardai incontro confuso e, dato lo stordimento da alcol della sera prima, non riuscii a focalizzare subito la situazione. Man mano che la scena si fece più chiara, capii che ali era sul letto con Bea, con una sua gamba sopra la spalla, che la scopava con colpi poderosi tenendola leggermente sollevata di lato, e strizzandole le tettine con le sue mani nere. Mi avvicinai; Bea urlava e sbatteva la testa a destra e a sinistra come presa da convulsioni. Ali mi fece cenno di stare fermo, al chè io non so perchè, lo feci. Guardavo il cazzone nero di Ali andare dentro e fuori dalla piccola fichetta di mia moglie: non ne comprendevo appieno le dimensioni, essendo la maggior parte dentro di lei, ma si capiva ...
    ... benissimo che lo spessore era notevole, e che era duro come il marmo. Poco dopo Ali non si trattenne più. Estrasse di colpo il bastone, prese mia moglie dietro la nuca e gli puntò la cappellona in faccia menandoselo come un pazo. Dico cappellona perchè adesso potevo osservarlo bene quel palo di carne nera: era molto lungo, pieno di vene che lo percorrevano, lucidissimo dagli umori di Bea, ma soprattutto con un cappella così nera che era quasi blu, almeno un paio di centimetri più larga dell'asta. Gliela puntò alla bocca e Bea meccanicamente gli prese la cappellona in bocca, anche se si vedeva che faceva fatica. Quando venne lasciò che i primi schizzi le riempissero la bocca, poi lo tirò fuori e gli spruzzò tutto in faccia; altri cinque, sei o sette schizzi densi, bianchi intensi, le finirono su fronte, naso, capelli e l'ultimo le chiuse un occhio. Ripreso fiato Ali iniziò a rivestirsi mentre Bea cercava almeno di pulirsi l'occhio chiuso dalla sborrata. Le prese la testa fra le mani e le diede un bacio affettuoso sulla guancia, poi le sussurrò qualcosa all'orecchio e volò fuori senza neanche rivolgermi lo sguardo. L'unica cosa che riuscii a dire dopo un minuto di imbarazzante silenzio quando fummo soli, mentre Bea con il lenzuolo cercava di pulirsi la faccia da tutta la crema bianca che la ricopriva fu: "cosa ti ha detto?" e Bea, con voce affaticata ma sensuale: "mi ha detto di passare in negozio quando torniamo dal mare.".
    
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