1. Mio nipote (3)


    Data: 15/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... per intero. Ce lo scambiamo e lo lappiamo e ciucciamo a dovere. Quando lo restituisco al piccoletto, lui se lo inghiotte di nuovo e dopo qualche secondo sgrana gli occhi e tossisce. La verga sta prendendo corpo e lui fa fatica a tenerla in bocca. Se la tira fuori e la guarda: un’espressione di sbigottimento e paura si dipinge sul suo volto.
    
    “Che c’è?”, gli chiedo. “Non ti piace?”.
    
    “S… sì… ma… è enorme!”.
    
    “E non è ancora al massimo!”.
    
    “Davvero?!”.
    
    “Già!”. Gliela levo di mano e comincio a succhiarla con avidità. Gabriele mi osserva leccandosi le labbra. Allora gliela cedo e lui avvolge la grossa cappella con le sue labbra rosee. Non riesce ad andare molto a fondo: si strozza facilmente e la cosa eccita sia me che Enrico. Con una mano sulla nuca, lo spingo perché ne prenda sempre di più, e lui continua a rantolare e sbavare. Intanto, io lecco le palle del gigantone, raccogliendo la saliva con cui mio nipote sta bagnando il cazzone. Enrico muove il suo ventre incontro alla gola di Gabriele, il cui viso sta diventando paonazzo e il cui corpicino sta vibrando. Sembra che goda con la bocca, nonostante i conati. Anzi, sembra che li vada cercando, proprio perché gli danno piacere. Più ne ha, più trema.
    
    D’un tratto, lo tiro per i capelli facendogli abbandonare il cazzo e la sua lingua si allunga per cercare di raggiungerlo. È infoiato e ubriaco di lussuria. Mi guarda come se mi pregasse di lasciarglielo succhiare ancora, ma io continuo a tenerlo lontano dall’oggetto ...
    ... del suo desiderio, per fare in modo che la sua voglia cresca sempre più.
    
    Quando lo mollo, si precipita ad ingoiare la mazza e di nuovo si affoga. Sbava dalla bocca e del muco gli esce dal naso. Gli occhi gli lacrimano. La sua schiena comincia ad inarcarsi e poi uno spasmo gli fa schizzare la testa all’indietro e rivoltare la pupille nelle orbite. Con le mani stringe forte il palo di Enrico, mentre un orgasmo orale gli scuote tutto il corpo. Emette un lamento soffocato e mi guarda spaventato: non sa neanche lui cosa gli stia succedendo.
    
    “Tranquillo, piccolo! Godi bene, dai!”, lo rassicuro. Allora torna ad ingoiare il cazzone e lo spompina energicamente. Altri spasmi lo sconvolgono e la sua pelle si imperla di sudore. Ogni convulsione viene accompagnata da un urletto acuto e strozzato dal glande di Enrico che gli sbatte sull’ugola. Poi, la stretta intorno all’asta si allenta e smette di succhiare. Appoggia le mani a terra ed infine stramazza su un fianco, mentre altre scosse lo percorrono da capo a piedi. Si stringe il petto con le mani: i capezzoli devono essere durissimi e fargli male. Gli tolgo la maglia e le aureole sono completamente turgide. Ne lecco una e lui, puntando spalle e piedi, si inarca spaventosamente per abbattersi un secondo dopo pesantemente sul pavimento. Lecco l’altra e di nuovo si solleva, contrae il ventre due o tre volte ed infine si accascia giù con un tonfo. Si strizza le tettine, forse per paura che gliele stuzzichi una terza volta. Stringe le ...