Sono come tu mi vuoi -cap 2 (e ultimo)
Data: 16/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo
Quando siamo davanti al portone della casa di Luigi, sono io ad avere un poco di agitazione. Vive in un condominio, non so se davvero la moglie è consenziente, non vorrei che reagisse male, temo che Giada possa sbattere fuori me ed il marito a pedate e gridando. Le pedate si evitano o si subiscono, gli strilli delle donne adirate non li sopporto proprio.
Mi rassicuro quando Luigi, prima di aprire il portone, avverte la moglie dal citofono “Sono io, vengo su con un amico”
In risposta si sente solo il clic della serratura che si è aperta, azionata evidentemente dalla donna con un comando dall'interno.
Saliamo in ascensore. Io guardo Luigi, lui guarda me. Mi sorride. I miei timori, mai stati grandi, si attenuano ulteriormente.
Siamo al piano. Una delle quattro porte sul pianerottolo è già dischiusa, da dietro l'anta sporge solo il capo di Giada che aspetta. Chiede “Chi è?” al marito che esce dall'ascensore prima di me. Poi mi vede, apre tutta la porta restando però dietro l'anta con il corpo, quasi come a volersi nascondere, mentre lo stupore si stampa sulla sua espressione. Sorride come beata. Tutte le mie perplessità svaniscono al suo sorriso ampio, anche se pare ignorarmi nel rivolgersi solo al marito dicendogli: “Ma lo hai fatto davvero? Tu sei matto!” poi finalmente si rivolge a me
“ Venga, si accomodi, mi trova un poco in disordine perché non aspettavo visite.
Io sono Giada, la moglie di Luigi”
Mi tende la mano che accolgo e stringo con garbo, ...
... trattenendola molto più del dovuto nella mia. Richiude la porta usando l'altra mano prima ed un colpo d'anca finale poi, per dare all'anta la spinta giusta affinché la serratura scatti.
Ora è innanzi a me, a figura intera. A distanza così ravvicinata non l'avevo mai vista prima.
Il suo sguardo mi turba. Il mio sguardo subito calamitato dai suoi occhi neri presto si abbassa istintivamente verso l'ampia scollatura, interessato a quel solco tra le due prosperose “bocce”. Quasi a sottolineare che si è accorta del mio interesse lei fa la finta pudica, ritirando la sua mano dalla mia per andare a stringere i bordi dell'abito e ridurre di poco l'ampiezza della scolatura dicendo “ Glielo avevo detto che sono un poco in disordine”
Vorrei dirle che la trovo benissimo così com'è ma il marito non me ne da il tempo, interviene facendole una specie di affettuoso rimprovero: “Ma che fai? Gli dai del lei? Via, via ogni distacco, siamo tra amici...” fa una breve pausa e sorridendo con malizia aggiunge “...amici ...quasi intimi”
Poi, fattosi velocemente serio aggiunge, rivolgendosi alla moglie:- “Garda che gli ho detto tutto, non l'ho portato per cominciare a familiarizzare e rompere il ghiaccio ma proprio per la cosa di cui abbiamo parlato”
Sembrerà strano ma Giada riesce persino ad arrossire.
Starà provando un vero imbarazzo?
Per contribuire al superamento di questa fase dico “A volte le coincidenze sono sorprendenti. Mai avrei immaginato che anche voi provavate un certo ...