1. Tempi duri


    Data: 16/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Mylady06

    ... tutti i vostri problemi economici..”
    
    Non avevo molta scelta anche se quel ricatto era semplicemente schifoso. Denunciarlo? No. Nessun testimone di quanto mi aveva appena proposto. Anzi, con qualche altra scusa, nel giro di poco tempo io e mia moglie ci saremmo trovati senza lavoro. E mia moglie.. avrebbe capito? avrebbe accettato?
    
    Uscii dalla stanza con il capo chino quando il verme aggiunse: “ Senti, sono sincero, non hai alternativa! Vorrei già chiamarti confidenzialmente ‘cornutone’ ma non voglio anticipare i tempi. Oggi stesso preparerò un ordine di servizio in cui da lunedì prossimo sarete incaricati dell’archivio e quindi con un orario di lavoro che vi eviterà di accumulare altri ritardi. Ovviamente sarò autorizzato al controllo e tutte le mattine vi verrò a trovare. Tu potrai, anzi, dovrai rimanere: vedrai ti piacerà assistere allo spettacolino…. tutte le mattine… ricorda!”.
    
    La sera affrontai il discorso con mia moglie.
    
    “Mi hanno detto che sei stato di nuovo dal responsabile?”
    
    “Si, è di questo che ti devo parlare… è importante per tutti e due….”
    
    Così le raccontai tutto. Dapprima fu rabbia poi rendendoci conto della realtà, che non ne potevamo uscire in altro modo, capimmo che avremmo dovuto calpestare la nostra dignità. Le promisi che mai avrei giudicato quello che sarebbe stata costretta a fare. Ci vennero le lacrime agli occhi e ci baciammo come da tanto non facevamo.
    
    E’ lunedì. Sono le 10.00. E’ questo ora il nostro comodo orario d’ingresso. ...
    ... Veniamo accompagnati al nuovo posto di lavoro. E’ una stanza del seminterrato, lontana dagli altri uffici, senza finestre. Lungo le pareti ci sono solo scaffalature piene di classificatori e cartelle. In mezzo solo un grosso tavolo e qualche sedia.
    
    Mia moglie è vestita come al solito ma in modo tale da rendere rapida qualsiasi cosa fosse accaduta. Ci guardavamo. Avevamo voglia di andare via, ma non potevamo.
    
    Cinque minuti dopo si presentò l’infame. Ben pettinato e profumato per l’occasione.
    
    “Eccoci qua… finalmente. Tutto bene? Non perdiamo tempo: adesso vi illustro quale sarà il vostro nuovo lavoro”. Chiuse a chiave la porta.
    
    Sistemò una sedia difronte al tavolo e vi fece accomodare mia moglie, lui le si mise davanti appoggiandosi al bordo.
    
    “Questa signora è la prima operazione che le chiederò di fare la mattina appena arrivo….”
    
    Aprì la giacca, la cinta e i pantaloni tirando fuori l’arnese già pronto all’uso.
    
    “Coraggio signora, cominci pure, vedrà che alla fine diventerà anche per lei una piacevole routine.”
    
    Io non avevo il coraggio di guardare e non volevo neanche farmi vedere da mia moglie. Scivolai nell’angolo più scuro della stanza,
    
    Mia moglie avvicinò il viso alla verga stagliata, ma esitava… cercò di girarsi per cercarmi con lo sguardo ed avere un cenno di assenso, poi, non vedendomi, accolse nella sua bocca tutta quella carne.
    
    “No, non così signora…. È peggio di un morto così, ci metta un po’ più di entusiasmo, di vigore….”
    
    Mia moglie ...