Scoparsi la cognata (prima parte) - Racconti Erotici

Scoparsi la cognata (prima parte)

... un po’ alla lontana. Infatti gli altri ancora mi guardavano in silenzio in attesa che mi spiegassi meglio.

In un istante decisi di non pronunciare più quel lungo discorso che mi ero più volte ripetuto in mente negli ultimi giorni. Decisi di parlare direttamente e senza fronzoli.

“Non è facile. Dovrei fare un lungo discorso, una lunga premessa e delle lunghe spiegazioni. Ma non me la sento più! In poche parole vorrei proporvi, e spero che mi rispondiate tutti positivamente, uno scambio di coppia.”

L’avevo detto! Adesso aspettavo le reazioni di ognuno di loro.

Com’era prevedibile la proposta venne rigettata immediatamente dalle ragazze.

“Ma sei impazzito? Non se ne parla proprio! Sei un porco!” sparò per prima Yoko.

“No! Assolutamente no! Non farei mai un torto a Paul!” continuò Linda.

Le ragazze continuarono con altre frasi simili. Cominciarono entrambe ad investirmi non solo con i loro rifiuti, ma si stavano scagliando contro di me accusandomi di avere soltanto pensieri sconci.

La discussione era come mi aspettavo piuttosto animata.

Tentavo in qualche modo di far capire alle ragazze che la proposta era stata fatta solo per fare un’esperienza diversa. In giro ne avevo sentito di storie del genere ed alla fine mi avevano incuriosito.

Ma loro continuavano ad accusarmi. Yoko aggiungendo anche qualche insulto nei miei confronti.

Stavo soccombendo nella discussione quando Paul, che fino ad allora era stato completamente in silenzio ad osservare ed ...

... ascoltare, intervenne con tono pacato a placare gli animi.

“Ragazze, quella di John è una proposta, una semplice proposta, e come tale va presa! Siamo tutti adulti e vaccinati e nessuno sarà mai obbligato a fare qualcosa controvoglia.”

Le ragazze si zittirono e cominciarono ad ascoltare Paul.

E lui continuò.

“Io suggerirei di pensarci un po’ su. Non diamo una risposta immediata. Prendiamoci del tempo. Ognuno ci penserà, magari si confronterà con il proprio compagno, e poi, magari tra una settimana, ne riparliamo tutti insieme!”

Yoko cominciò a prendersela anche con lui.

“Mi stupisci, Paul! Non me lo aspettavo da uno come te. Da John sì, lui, lo sanno tutti, è un porco! Ma tu no! Tu sei sempre stato un bravo ragazzo, molto tranquillo, molto assennato. Non credevo potessi condividere le sue bassezze!”

Linda lo guardava. Mi sembrò con occhi delusi. Ma non si scagliò contro di lui. Si limitò soltanto a confermare il suo rifiuto.

“No! Non sono per nulla d’accordo! Non mi presterò mai ad una cosa del genere!”

Paul, sempre con la flemma che era parte connaturata del suo carattere, intervenne ancora chiudendo ogni discussione. Ripeté quel che aveva detto prima, rinviò ogni decisione alla settimana successiva e chiuse perentoriamente il discorso intimando a tutti di non riprendere più l’argomento per tutta la sera.

Le ragazze si calmarono, i grandi poteri di persuasione di Paul avevano ancora una volta fatto centro, e la serata, anche se nell’aria qualcosa ...