L'amante prof. 3 - “grazie ancora... mi hai fatto davvero una bella sorpresa. un regalo speciale, giovane e inatteso”
Data: 18/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: siempreganas
“Grazie ancora... Mi hai fatto davvero una bella sorpresa. Un regalo speciale, giovane e inatteso”. Il suo ultimo messaggio ripercorreva un po' la nostra storia.
Lei era diventata la mia amante, io il suo amore. Per settimane ci eravamo frequentati appartandoci in macchina, in pieno giorno, tra un'ora di lezione a scuola e l'altra. Eravamo due insegnanti stimati, dei professionisti che avevano a cuore il loro lavoro, conducevamo una vita normale con il proprio partner, e lei era inoltre una madre affettuosissima e un po' apprensiva. Quando però ci trovavamo da soli in quello spiazzo lassù in collina, isolati dal resto del mondo, che dominavamo con lo sguardo, ci trasformavamo in animali, in predatore e preda, in lussuriosi dannati che sembravano non avere più nulla da perdere. Ci prendevamo con le mani, con la bocca, con i sessi, ed erano 1000 orgasmi trattenuti, un'implosione di desideri, l'arsura di un'inestinguibile sete. Anche dopo esser venuti entrambi, sentivamo l'insoddisfazione di una sessualità non totalmente espressa. Fu solo dopo che ebbi affittato l'appartamentino che ci vide protagonisti di interminabili giochi erotici, spogliarelli, masturbazioni, massaggi con oli profumati, pissing, uso di vibratori e stimolatori di vario genere, che cominciammo a rilassarci, sentire il piacere di abbandonarci, di salutarci per non sentirci per qualche giorno. Almeno fu così per me; mi sentivo rilassato, appagato, e tornavo a casa quasi felice di rivedere la mia donna ...
... ufficiale, di passare una serata tranquilla a guardare la televisione, a programmare le vacanze, a soddisfare il triste amore coniugale. Per la mia collega, ormai mia amante, non era esattamente la stessa cosa.
I suoi messaggi tradivano un'insoddisfazione casalinga che un po' mi preoccupava, azzardava discreti ma inclementi paragoni con suo marito, che avrebbero dovuto lusingarmi, ma che invece mi lasciavano solo una sensazione di indefinibile fastidio. Mi accorsi che un'amante, per me, era complementare al rapporto ufficiale, una parentesi da aprire e chiudere saldamente all'interno di spazi e orari definiti, mentre per lei sembrava dovesse essere un sostitutivo coniugale. Non me ne preoccupai però molto, poiché quando ci vedevamo, la nostra carica di sensualità si sprigionava in passione incensurata. Già dalla prima volta nell'appartamento, il desiderio di godere senza freni ci porto a cercare il dolore di un rapporto anale non lubrificato, per cui ad ogni spinta corrispondeva la sensazione di un graffio liberatorio, di uno strappo che svelava una verità nascosta dietro secoli di ipocrisia moralizzatrice.
Gli incontri che seguirono confermarono questa continua prova al rialzo rispetto alle possibilità concesse dalla nostra condizione di amanti, e quindi di "fuorilegge". Comprai online e con una certa emozione un vibratore elettrico e altri piccoli giochi di coppia. Non si scompose quasi quando mi vide tirar fuori dal cassetto del comodino questi piccoli attrezzi. Era a ...