1. L'amante prof. 3 - “grazie ancora... mi hai fatto davvero una bella sorpresa. un regalo speciale, giovane e inatteso”


    Data: 18/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: siempreganas

    ... letto, portava addosso delle calze che le avevo strappato e una magliettina sporca del mio seme. Dopo averla leccata a lungo e aver giocato con lei mettendoglielo in bocca e spingendoglielo fino a farle sentire dei conati, mi alzai in piedi lasciandola stesa. Terminai di masturbarmi facendole piovere addosso tutto il distillato del mio piacere. Non aveva rinunciato però ad assaggiarmi e con le dita si portò alla bocca ciò che le avevo eiaculato addosso. Stava così, ancora eccitata dal gesto e per il fatto che non avesse ancora raggiunto il suo orgasmo, quando le presentai il dildo rosso che avevo acquistato. Fece finta di scandalizzarsi, ma chiuse gli occhi sorridendo. Cosparsi la punta del vibratore con il lubrificante, cominciai ad accarezzarla sulle labbra, sul collo, indugiai sui capezzoli fino a farglieli inturgidire. Divaricò leggermente le gambe invitandomi a proseguire verso ciò che cominciava a pulsarle sempre di più. Arrivai al clitoride e la vibrazione dell'oggetto le fece inarcare la schiena per l'intenso piacere. Mi spostai e le appoggiai il mio pene non ancora duro e umido di sperma sulle labbra, che lo accolsero e nettarono, facendomelo indurire nuovamente. Ci mettemmo a 69 e mentre lei baciava il glande e ingoiava il pisello intero, io cominciai a leccarla tra le gambe passando dal clitoride alla vulva. Il vibratore intanto cominciava a farsi spazio nell'ano. Era lì che lo voleva sentire, glielo infilai praticamente tutto e cominciai a muoverglielo lo dentro ...
    ... con piccoli colpetti alla base. Stava impazzendo, si infilò il mio sesso fino in gola, con le mani mi masturbava chiedendomi di resistere ancora. Si girò di scatto, mettendosi pancia in sotto, voleva essere penetrata tenendo il vibratore nel culo. Sapeva che stesa, in quella posizione, mentre le stavo dentro, con il pube avrei continuato a spingerle all'interno anche il giocattolino. Così feci, e come d'abitudine strillò il suo orgasmo, facendo colare dalle pareti per giorni la eco del suo piacere. Visto che non avevo il preservativo lei stessa si tolse il vibratore e lo sostituì con il mio pisello pronto a schizzare. Fu un orgasmo lungo, sporco, maleodorante, ma ormai non ci importava più nulla, ogni mio singulto era la rabbiosa promessa un ulteriore eccesso che avremmo prossimamente vissuto. Le sere in cui non ci vedevamo mi masturbavo ripensando a quei momenti, aiutato dai suoi messaggi. Impazzivo nel leggere le sue porcate, quando a scuola, incrociandola nei corridoi, appariva a me come agli altri una posata ed elegante signora di provincia. Educata e persino bacchettona con gli alunni in classe. Nessuno tra i colleghi, neanche tra i più scanzonati, osava dire parolacce o barzellette un po' osé in sua presenza. Se solo avessero letto gli sms in cui mi confessava di infilarsi zucchine nel culo pensando a me, o di chiudere gli occhi nel letto coniugale immaginando di farmi un pompino mentre il marito si godeva il primo sonno, oppure di sognare il suo letto pieno di maschi, ...