1. Il segreto della biblioteca. Il nuovo Maestro. Victor trova la chiave.


    Data: 19/10/2019, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... consorte. Lui della cantina è custode geloso, è generoso invece della fica, infatti se la botte la bevi, si consuma, la fica no. LODE DI ALDA Venere con le Grazie hanno scelto per casa gli occhi di Alda, e Cupido in persona ride nelle sue labbra. Alda non piscia: oppure, se piscia, lei piscia profumi. Alda non caca: oppure, se caca, lei caca viole. Rimetto il libro al suo posto e continuo. Poi mi incuriosisce un altro volume. I personaggi, il tempo, l'epoca che descrive. Quanto vorrei, con le mie caratteristiche, quanto vorrei aver vissuto nell'ottocento. Ai tempi di Alfred De Musset, di George Sand. George Sand, scrittrice e poetessa, era una donna lo sapete senz'altro, femminista primo tempo, uno spirito libero, trasgressiva, si vestiva da uomo e avrà una sfilza di amanti che non termina più, uomini e donne. Il libro in questione? Gamiani... scritto da loro assieme, delirante testo di sesso. Tragico, torrido, esagitato romanzo lesbico. I tratti più scottanti? La seduzione di Fanny, innocente creatura e poi via via una caduta verticale verso il piacere, verso il bisogno assoluto di godere senza darsi limiti. Gamiani è la ninfomane storica. Una donna che non può aver sollievo, mai. E fra le due donne un uomo... Alcide, eccolo all'opera... ^^^^^^ Tu, bionda dagli occhi azzurri, tocca a te. Sarai la mia regina! Vieni a metterti a cavallo del trono. Prendi con una mano lo scettro in fiamme, nascondilo tutto nel tuo impero... Ouf! Non cosi' svelta! Aspetta... sii lenta, ...
    ... cadenzata, come un cavaliere al piccolo trotto. Prolunga il piacere. E tu, cosi' grande, cosi' bella, dalle forme stupende, mettiti di traverso sopra la mia testa... A meraviglia! Tu mi sai capire. Divarica per bene le cosce... ancora! Che i miei occhi possano guardarti bene, la mia bocca divorarti, la mia lingua penetrarti a piacere! Cosa fai, dunque, tutta dritta? Chinati, offri i tuoi seni ai miei baci! "A me! A me!" disse la bruna mostrandole la lingua sottile, acuta come un pugnale veneziano. "Vieni! Che io ti possa mangiare gli occhi e la bocca! Mi piaci in questo modo. Oh! Metti la mano qui...su! Adagio, adagio! Ed ecco che ognuna si muove, si agita, si eccita al piacere. E poi... la frenesia della libidine... Medoro... GAMIANI: Medoro! Medoro! Prendimi! Prendi! A quel grido un cane enorme esce da un nascondiglio, si slancia sulla contessa e comincia a leccare un clitoride la cui punta sporgeva rossa e infiammata. La contessa gridò ad alta voce: "Ahi! Ahi! Ahi!" aumentando sempre il tono a seconda dell'intensità del piacere. Si sarebbero potute calcolare le gradazioni dell'eccitamento che provava quella sfrenata calimantide. GAMIANI: Latte, il latte! Oh, del latte! Non ebbi la possibilità di capire quella esclamazione, vero grido di disperazione e di angoscia, fintanto che Julie non riapparve, armata di un enorme fallo riempito di un latte caldo, che a piacere una molla faceva sprizzare a dieci passi di distanza. Servendosi di alcune cinghie, ella sistemò l'ingegnoso strumento ...
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