Ricordi di pivello. 02. settimana bianca
Data: 19/10/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pierpatty6151
Finalmente il Tomtom indica l'uscita dell'autostrada. Siamo in val d'Aosta, ma non ancora arrivati, ora la strada s'inerpica su per la valle con tornanti, e attraversa paesini secolari. Il paesaggio si riempie di neve, e noi ragazzi eccitati ci riprendiamo dal noioso viaggio.
L'agenzia di affitti è nella piazza centrale dell'ultimo paese della valle.
Luigi (marito di Anna, padre di Barbara e Antonio) è accolto da un sorridente omone, e dopo le solite questioni amministrative, ci precede alla baita, con un datato pick-up.
Ed ecco la nostra residenza per la prossima settimana. E' una baita ben inserita nell'ordinatissimo borgo medievale. Il piano terra costruito con pietre a vista dà la sensazione di sicurezza. Mentre, i due piani superiori costruiti con tronchi a vista, con piccole finestrelle verdi, sono la caratteristica della zona. Nel breve "giro turistico", scopriamo: al piano terra un'accogliente cucina-sala da pranzo, con camino acceso; al piano primo un paio di camere matrimoniali e due bagni perfettamente attrezzati; al secondo piano due camerette mansardate con due letti a castello. Pareti, pavimenti, porte, mobili e quanto altro sono in legno datato meticolosamente pulito e manutenzionato. Che da subito ci fa sentire a nostro agio.
Come sempre Anna e mia madre prendono in mano la situazione, decidendo l'assegnazione dei locali: al primo piano una camera per ogni coppia di genitori; al secondo ci sarà la cameretta "femminile" per Barbara (mia sorella) e ...
... Lucia (sorella di Antonio). L'altra sarà la cameretta "maschile" per me e Antonio (mio amico da sempre).
Sollecitati dalle due mamme, scarichiamo le due macchine, trasportando borsoni di vestiario, scatole di vettovaglie, sci e scarponi nei vari locali. Sistemando il tutto in un'oretta, un vero record.
Stanchi, per l'aver caricato le macchine all'alba, viaggiato, e scaricato e sistemato il tutto, rispondiamo molto volentieri al richiamo di mia madre per il "rito di ben venuti", con fumanti tazze di the.
Intanto arriva la sera, e nessuno a voglia di spignattare, ma la fame c'è.
Luigi getta l'idea di una pizza al Pub del vicino paese. Caldamente consigliato dall'omone dell'agenzia.
Naturalmente i più entusiasti nell'accettare siamo noi quattro ragazzi. E senza indugi corriamo a prepararci, e In pochi minuti siamo belli, cambiati, profumati ed emozionati per la nostra prima serata in montagna.
Entrando nel Pub, scopriamo una specie di miscuglio tra pizzeria, pub, mini dancing anni 80, con lunghi tavoli comuni. Il chiacchiericcio, le risate, e la musica di sottofondo, riempiono il locale rendendolo allegro e accogliente.
Pizza, birra e coca per tutti; battute e risate annullano sia le parentele sia le differenti età.
I balli iniziano, molti ci provano tanti ci riescono pochi restano seduti. Ed io sono uno di questi ultimi. Non so muovermi a tempo di musica.
Il dolce visino diciannovenne di Lucia; con i suoi biondi cappelli e i seni evidenziati dal rosso ...