1. Serata imprevista 3


    Data: 20/10/2019, Categorie: Incesti Autore: Vinni

    ... dice: e domani voglio quella borsa…. Io sono stanchissimo, anche se non è proprio tardi, il fattaccio è successo quando siamo rientrati dal cinema perché non avevamo trovato posto, e saranno state le 21:30 o giù di li, adesso non è neanche l’una di notte, facendo due calcoli, in meno di quattro ore è cambiata la mia vita. Mi addormento, sono comunque teso ed eccitato, mi giro e mi rigiro nel letto, tengo le orecchie aperte per captare rumori dal corridoio, guardo mia moglie, le voglio bene, ma può essere un problema per i miei piani più perversi, già, penso tra me e me, chissà quanti padri si scoperebbero le figlie o anche i figli, senza le mogli poste come cani da guardia della morale e dei tabù, la mia mente viaggia e la fantasia cavalca, spesso mi spavento io stesso di quello che producono i miei sogni, in uno di questi sono in pratica sposato con mia figlia e la metto incinta per avere altre figlie, da scopare una volta divenute grandicelle, in un altro penso di comprare un cane di grossa taglia e far diventare lui, l’amante di mia figlia, mi vedo a spingere il grosso nodo del cazzo nella magica fichetta del mio angioletto, in un altro sogno ancora, immagino una casa perversa ed incestuosa, dove tutti i miei bisogni sono espletati su di lei, la madre, le amiche…. Mamma mia che depravato, mia moglie ha ragione, mi conosce bene, eppure neanche immagina il vortice di perversione che gira nella mia mente, su questi pensieri osceni e proibitissimi prendo finalmente sonno. ...
    ... Dormo come un sasso solo qualche ora, poi sgrano gli occhi, come era prevedibile ho una erezione stellare, ma non oso toccarmi, penso e ripenso sul da farsi, su come poter trarre ancora godimento sessuale da questa storia, è sabato mattina e sono da poco passate le sei, quando sento la porta della stanza di mio figlio aprirsi, la poca luce che filtra da balcone non mi permette di capire chi è, non me ne curo, recupero il bicchierino col colluttorio ed il vibratore rosa che tanto piaceva a mia figlia, mi faccio uno sciacquo veloce col liquido, poi corro in corridoio, e apro la porta, c’è Ivana dentro, stavolta è lei a saltare dalla tazza, e dice: ma cazzo! sempre qui sta lei! Non ho chiuso occhio, le dico ero venuto a riprendere lo scatolone, lei mi guarda come a dire: non ti credo proprio per niente, la guardo, sono nudo, lei invece ha le mutandine tirate giù, e mi fa: che facciamo sig. Franco se ne va o no? - lo sai che mi sono quasi innamorato di te? Vederti pisciare è il mio spettacolo preferito, dai come prima, perché non mi fai guardare, non aspetto la risposta mi sono già inginocchiato, con le mani sulle sue ginocchia, lei manco mi risponde, semplicemente allarga le gambe e piscia. -Sei una dea, ti prego fammi fare, e allungo una mano sul suo scroscio caldo, quasi le infilo le dita dentro, poi ritraggo la mano intrisa di pipì e gliela porto vicino alla bocca, reagisce male, sposta la testa e fa per alzarsi, ma io replico: amore mio ti prego aspetta, sei stata gentile con ...
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