I ricordi di una prostituta (storia vera)
Data: 20/10/2019,
Categorie:
pulp,
Autore: Alba17
... amica. O meglio, era la mia amica. Sì, prima di partire e farli vergognare tutti per quello che ho fatto. Cosa vuole sta qua?! Shshshsh... sentiamo. Oh, mi abbraccia. Rido beffarda. Che vuoi bambina? Vai nel tuo mondo e non sporcarti nel mio schifo. Non devi toccare la merda, altrimenti puzzi. Non te l'hanno detto? Ah, già, tu non hai fratelli che possono insegnartelo. Ok, vieni che te lo insegnano i miei. Piange questa. Dai, che mi entrano le lacrime sulle ferite e mi bruciano. Smettila. Ride. Che strana che è! Non la riconosco più. Cosa sta dicendo? E' proprio fuori di testa! Mi dice: “che fortuna che sei andata in Italia! Si, ti hanno picchiata, ma non importa. Tu hai scoperto il mondo. Hai vissuto in pieno". E' proprio bambina. Non capisce niente. Vediamo. Mi chiede se mi piace ciò che ho visto. Adesso voi state zitti. Devo parlarle. Aprirle gli occhi a questa stupida. Voglio farle sparire quello stupido sorriso dalla sua faccia ingenua. "Ehi, ehi, piano signorina sognatrice! Va a prendermi una sigaretta". Me la porta. L' accendo. Le mangio il filtro. Vorrei aspirare sigaro puro. Questa schifezza non la sento per nulla, ma mi accontento. "Vieni a vedere il mio mondo. Guarda i segni delle sigarette spente sul mio corpo! Vedi? C'è ancora del pus che esce. Non sono ancora guarite. Non spaventarti, bambina. Non fanno più male. Sono solo un'ombra della merda del mondo nel quale ho vissuto. Vieni, avvicina l'orecchio. Ti racconto un segreto: il mio utero è lacerato e io non ...
... potrò mai più avere bambini. Ero incinta, mi hanno fatta abortire con un ferro caldo. Urli? Ha ha ha che spiritosa! A me hanno fatto male e tu urli di dolore. Svegliati bambina, svegliati, vai dalle braccia della tua mamma e del tuo papà, lontano dai miei film horror che ti agiteranno i tuoi sogni tranquilli. Fanculo tu e la tua faccia candida da bebè! Sparisci! Che fai? Mi abbracci? Vattene! Capisci? Altrimenti... altrimenti ti racconto cos'è successo molto prima, come sono stata tradita quel giorno dal mio amore, il giorno del suo compleanno. Non vuoi andare? Ti avevo avvisata. Non hai voluto darmi retta. Ascoltami bene. Cerca di non perdere nessuna parola del mio racconto, impara dai miei errori se ne sei capace. Ma tu sei troppo preziosa. Nessuno ti permetterebbe di sbagliare. Ti stanno addosso, col fiato sul collo, e tu, come una marionetta, segui tutto alla virgola, come se non avessi nessun desiderio. Credo, questo tuo carattere accondiscendente ti abbia salvato il culo. Odiavo il carattere che non hai mai avuto. Anzi, una volta lo odiavo, ora non più. Dov'eravamo? Ah... avvicinati ancora. Si, va bene così. Come dicevo, era il giorno del suo compleanno. Il mio amore voleva un regalo da me, ma non sapevo cosa. Al mattino, prima di uscire mi chiese quanto lo amavo. Gli dissi: "Più della mia stessa vita" "Allora mi regalerai qualsiasi cosa io voglia e qualsiasi cosa io ti chieda?" "Certo!-risposi decisa-non ci penserei due volte" "Ok, ci vediamo dopo"- e mentre usciva mi ...