Vacanza spagnola
Data: 20/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pato3
Si avvicinò un ragazzo un po' in carne, con una bella pancetta flaccida, i capelli biondi lunghi, legati. Iniziò a toccarsi. Ci mise un po', ma poi si vide il rigonfiamento nel costume. Non era esattamente il tipo di pubblico che la mia ragazza voleva attirare, ma da un altro punto di vista era soddisfatta perché dopo neanche dieci minuti di "esibizione", aveva già incoraggiato qualcuno a farsi avanti.
Il ragazzo cominciò a parlarci in spagnolo. Rispondemmo in inglese a tutto quello che eravamo riusciti a comprendere. Ci disse che era una bella ragazza e ci chiese se poteva mettersi vicino a noi. Martina gli rispose che poteva stare lì vicino, ma non troppo, perché voleva che altri ragazzi la notassero e si avvicinassero, ma questo dettaglio non glielo disse.
Martina non rispose, si sdraiò nuovamente e riprese a toccarsi la figa. Le labbra si vedevano perché il perizoma ci finiva in mezzo. Il ragazzo si sdraiò a quattro-cinque metri da noi e continuò a toccarsi guardandola.
Il mare era meraviglioso, la spiaggia un po' meno, poco prima della sabbia c'era una radura.
Una cinquantina di metri dopo la radura iniziava la strada sterrata dove le macchine andavano a parcheggiare. In acqua c'erano, nel nostro raggio visivo, non più di 30 persone. Per lo più coppie, ma anche due gruppi di ragazzi, quattro da un lato, tre dall'altro. I quattro giocavano con un pallone in riva al mare. Gli altri tre facevano avanti indietro per notare o farsi notare da qualche ...
... ragazza.
A parte una giovane donna col fidanzato, apparentemente timida, quasi tutte le mature erano in topless e accompagnate dai loro mariti. Una di loro per farsi il bagno si toglieva anche le mutandine. I tre ragazzi, di cui uno aveva un bel corpo sportivo come piace a Martina, non ci misero molto a capire che Martina stava cercando di attizzare un po' di maschietti. Ma la mia presenza accanto a lei li poteva indurre a pensare che non ci fosse trippa per gatti.
I tre si misero in riva proprio davanti a noi, a una decina di metri. Da lì potevano controllare sia Martina, che la timidissima coetanea col fidanzato.
Martina decise che era giunto il momento di prendersi la scena. Andò a farsi il bagno da sola. Io osservavo, il nostro primo guardone anche. Passò proprio in mezzo ai tre, con tutto lo spazio che c'era. Lì salutò con una mano e si immerse nell'acqua. Quando fu distante a sufficienza, i tre iniziarono a darsi botte, farsi sorrisi. Che visione!
Quando tornò a riva, si fermò a parlare con loro. Chiese se erano del posto e se conoscevano locali dove si facevano delle belle feste la notte.
Davanti al suo perizoma giallo, che bagnato provocava un eccitante vedo-non-vedo, e al suo seno scoperto, con i capezzoli duri, i tre cominciarono a mostrare le penne come i pavoni. Due di loro trattenevano il respiro meglio che potevano, l'altro pompava spalle e petto.
Loro cercarono di trattenerla il più possibile, "Da dove vieni?", "Come mai da queste parti?", "Quanto ti ...