1. Vacanza spagnola


    Data: 20/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3

    ... qualche modo e farci male. Risultato: allagammo il bagno.
    
    Io e lo spagnolo ai due estremi della vasca, la mia ragazza in mezzo. Prima Martina prese il soffione della doccia, si chinò e tolse la sabbia dai piedi di Felipe. Strofinando con dolcezza e sensualità, poi fece la stessa cosa su di sé ed infine, dando le spalle a Felipe, pulì le mie gambe. Entrambi avevamo il cazzo duro. Martina si girò e iniziò a segarlo. Poi lo prese in bocca e disse: "È salato". Si mise a ridere e continuò a succhiarlo tenendo lo spruzzo dell'acqua fisso sul cazzo in modo da pulirlo un po’ dal sale. Aveva un cazzo inaspettatamente bello. Sembrava di gomma per quanto era rosa. Non particolarmente lungo ma grosso.
    
    "Amore insaponami un po'", mi disse senza neanche smettere di succhiare il cazzo.
    
    Si bagnò tutta con il soffione e iniziai a spalmarle il bagnoschiuma. Partii dalle spalle e dal collo ma arrivai velocemente alle tette. Bagnate e insaponate, tra le mie mani sembravano due cannoni. Con i capezzoli diretti verso le gambe del nostro amico in estasi. Mi soffermai parecchio su quelle tette meravigliose. Una terza con una forma quasi conica. Sono perfette, alte.
    
    Poi le insaponai la schiena e la pancia, avevo fretta di scendere. La figa. Quant'è bello insaponare la figa? Quando aveva il pelo di più, ma adesso, per quella vacanza, aveva deciso di rasarsela completamente. Si puntò il soffione dritto lì. La forza dell'acqua è un grande aiuto in questi casi.
    
    Iniziò a gemere, piano ...
    ... e dolcemente, quasi in silenzio.
    
    "Non mi insaponi il culetto?", mi chiese sempre con il cazzo tra le labbra, come un grosso sigaro.
    
    "Tutto, tutto?"
    
    "Tutto, tutto!"
    
    Cominciai ad insaponare le natiche. Facendo un movimento circolare verso il centro. Mi spruzzai dell'altro sapone sulle mani e mi misi a strofinare proprio sul buco. Poi con un dito iniziai ad allargare intorno ed infine, delicatamente, entrai col dito medio. Entravo, spingevo e mi soffermavo fino in fondo. Così per un po’. Intanto le baciavo la schiena liscia e bagnata. Avrei voluto limonare con il suo culo ma non avevo spazio.
    
    "Amore, lo sai che hai due mani?"
    
    Voleva che mi prendessi cura di tutti i suoi buchi, giustamente. Allora con una mano restai a lavorare sul culo, arrivando a piazzare due dita e preparandola per qualcosa di più grosso. Con l'altra mano ripresi a maneggiare, sempre insieme al getto d'acqua, la sua ormai profumatissima figa. Andammo avanti così fin tanto che lei continuò a succhiare il cazzo.
    
    "Se anche questo viene subito, mi scopo tutto l'hotel finché non ne trovo uno che mi fa godere!", mi disse. E poi subito dopo, cambiando lingua, chiese a Felipe: "Vuoi venire, prima di scoparmi?"
    
    "Sì, è meglio così", rispose lui.
    
    Allora Martina iniziò a succhiare e segare con gran foga finché le venne in bocca. In genere lei ingoia, ma questa volta, approfittando della doccia, riversò lo sperma sui suoi seni e mi chiese di spalmarlo per bene. Obbedii. Le mie mani, non più ...