Vacanza spagnola
Data: 20/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pato3
... insaponate, andarono a spargere lo sperma di Felipe sul petto e sulle tette, massaggiando i capezzoli.
"Mi piace la sborra sulla pelle. È così calda!", disse. Poi aggiunse, parlando con Felipe: "Siediti". Lo fece sedere nella vasca e gli piazzò il culo in faccia. "Leccami la figa".
Quasi seduta sulla faccia di quel fortunatissimo ragazzo, si chinò verso di me, mi diede un bacio sul cazzo, mi prese la faccia e se la mise tra le tette. Leccai dove ancora c’era lo sperma. Succhiai entrambi i capezzoli e continuai a leccare tutto quello che mi capitava davanti, non c’era più una goccia di sperma, ma si sentiva ancora il sapore. Poi iniziò a succhiarmelo. "Ti amo! Non sai quanto". "Anche io, tesoro", risposi. Le tenevo i capelli raccolti tra le mani. Ogni tanto lei guardava in basso per vedere se il cazzo di Felipe si era rianimato. E in effetti non ci mise molto. Appena fu di nuovo duro si alzò e gli diede un bacio con la lingua.
"Ha un buon sapore la mia figa, vero?". Inebetito, Felipe annuì con la testa, dimenticandosi probabilmente che con quella bocca mi aveva appena succhiato il cazzo. "Andiamo di là, così mi potete sfondare meglio", disse ancora.
Ci asciugammo poco e niente e andammo di fretta a letto.
"Tu nel culo", disse indicandomi, "E tu nella figa", disse a Felipe. "Vuoi stare sopra o sotto?", chiese poi a Felipe. E dato che per lui era uguale, decise di iniziare con Felipe sotto, anche perché essendo meno atletico, non si aspettava una grande ...
... prestazione con lui sopra. Lo fece sdraiare e poi, una gamba dopo l'altra, si mise sopra di lui e gli disse: "Avrai le mie tette in faccia per tutto il tempo, e dovrai leccarle, succhiarle, strizzarle!". Sapeva bene cosa voleva e non si vergognava di dirlo.
Prese il cazzo di Felipe con la mano e se lo infilò nella figa. Subito dopo si chinò completamente su di lui. Io finalmente potei mettermi a leccarle l’ano, con una gran voglia di dare una leccata anche al cazzo che entava e usciva dalla figa di Martina. “Dammi il cazzo adesso”, implorò. Presi il gel nel cassetto e preparai il mio ingresso nel culo.
Se prima gemeva delicatamente, adesso godeva come una puttana svergognata. La sentiva tutto il piano.
"Più forte!", aumentammo.
"Più forte!", aumentammo ancora.
"Più forte!", era impossibile tenere il ritmo, due cazzi che spingevano e lei in mezzo che muoveva convulsamente il bacino per godere di più.
Questa volta fu lei a venire subito. Ci implorò di fermarci. Ma noi in realtà andammo avanti ancora per un po'. Poi mi alzai, ma continuai a farla scopare con Felipe, tenendola giù con la mano sul culo. Mi stesi accanto a Felipe e gli feci segno di passarmi la ragazza. La presi dai fianchi, era praticamente senza forze, la feci mettere su di me, di spalle, entrai nel culo. Felipe saltò sopra di noi, con una rapidità felina che non avrei mai sospettato potesse avere, e le sfondò, è il caso di dirlo, la figa. Continuammo solo per poco, anche se sia io che Felipe volevamo ...