1. Vacanza spagnola


    Data: 20/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3

    ... fermi?", eccetera. Conoscevano anche un locale dove quella sera ci sarebbe stato l'acqua party. Si offrirono di accompagnarla. Lei accettò: "Verremo", disse, "io e il mio fidanzato". Non fu esattamente una doccia fredda per loro sentire che aveva un fidanzato, stavano pur sempre facendo amicizia con una ventiquattrenne nuda.
    
    Sempre desiderosa di stupire, Martina chiese poi se qualcuno dei tre volesse giocare a racchettoni, dato che io non volevo (non era vero che non volevo, ma ovviamente lei voleva giocare con loro, con uno in particolare). Dato che tutti e tre volevano giocare, giocarono a turno. Martina sudava, la sua terza ballava a ogni colpo di racchetta.
    
    Nel frattempo, il primo guardone mi si avvicinò e mi chiese se non ero geloso. Gli risposi che se in quella spiaggia fossero stati tutti giovani e belli l'avrei voluta vedere scopare con tutti. Allora lui mi chiese se poteva scoparsela. Scoppiai a ridere e gli dissi: "Vai a chiederglielo".
    
    Lui si alzò, si avvicinò ai ragazzi che giocavano a racchettoni. Non fece in tempo ad avvicinarla che Martina propose ai tre e anche a lui di fare un altro bagno. Allora tutti si tuffarono in acqua. Dapprima tennero normalmente le distanze. Poi pian piano Martina si avvicinò allo sportivo. Lo toccò sott'acqua, sentì che era bello carico.
    
    Martina mi fece segno dall'acqua di raggiungerli. Mi avvicinai. Mi presentò a loro. Mi disse in italiano, senza che loro capissero, che voleva scoparsi solo quello più bello, e che gli ...
    ... altri al massimo avrebbero potuto guardare.
    
    "Andiamo tra gli alberi?", le chiesi.
    
    "No, facciamo qua!", rispose.
    
    Mi strinse a sé e iniziò a baciarmi, nel frattempo con la mano aveva impugnato il cazzo del suo prediletto. Gli altri se ne accorsero e si misero vicini per guardare, ma stando anche attenti a coprire la visuale per non far notare nulla di strano agli altri bagnanti.
    
    Mentre io e lei ci baciavamo, quello la penetrò. "Ti amo", mi disse immediatamente lei.
    
    "Io ti amo di più. È grosso?"
    
    "Normale"
    
    "Ti piace?"
    
    "Me gusta!"
    
    "Possiamo andare nel nostro appartamento se volete. Per stare un po' più tranquilli", disse uno degli amici di quello che si stava sbattendo Martina, interrompendo il nostro dialogo romantico.
    
    "Appena finisce!", rispose Martina.
    
    Gli altri due si esaltarono. Quell'altro finì in pochissimo tempo. Chiese se prendeva la pillola e alla risposta positiva si liberò. Uscimmo dall'acqua. Ci facemmo dare l'indirizzo del loro appartamento, promettendo che entro mezz'ora saremmo arrivati. In realtà non avevamo intenzione di continuare con loro. Martina era rimasta abbastanza delusa dalla velocità di quel ragazzo, che poi era l'unico che le piaceva. Non riuscimmo invece a liberarci del nostro primo guardone, Felipe. Ma alla fine Martina si era affezionata, le faceva tenerezza.
    
    Lo portammo nel nostro albergo e salì in camera con noi. Facemmo la doccia insieme nella vasca, lasciammo le tendine aperte per evitare di inciamparci sopra in ...