1. In famiglia ci si aiuta - Capitolo 4


    Data: 21/10/2019, Categorie: Incesti Autore: Empire1

    ... aveva inventato per suo marito. Mia moglie voleva un vestito che tenevano in un armadio nel garage, al piano interrato della villa: lei mi avrebbe aiutato a cercarlo e così saremmo stati soli in un luogo appartato. Mi aprì la porta mio suocero. Ci salutammo e lui mi invitò a prendere un caffè in cucina. Ci sedemmo a parlare del più e del meno, in particolare Marco mi raccontò dei suoi problemi al cuore, che gli impedivano di fare sforzi, anche i più semplici, per un tempo anche minimamente prolungato. Mi dispiaceva per mio suocero. Sapevo che era sempre stata una persona molto attiva ed essere ora costretto a non fare quasi più nulla doveva essere brutto. Aggiunse che comunque lui era tranquillo: leggeva molto, navigava su internet, insomma, non si annoiava. “Mi dispiace per Lucia.” Disse poi. “Io di fatto la costringo a stare sempre in casa, ma secondo me dovrebbe trovarsi qualcosa da fare.”. Per un attimo temetti che anche mio suocero mi facesse il discorso di mia moglie, ma ovviamente non era così. Lui pensava a corsi di vario tipo, o a uscite con le amiche. Nella mia mente non potei trattenermi dal pensare divertito che stavo per dare a sua moglie un bel argomento per distrarsi... In quel momento mia suocera si presentò sulla porta della cucina. Rimasi molto sorpreso dal suo abbigliamento. Al posto dei soliti jeans, maglietta larga e scarpe da ginnastica, ora indossava un tailleur nero, con una gonna molto aderente appena sopra il ginocchio e una giacca stretta, con ...
    ... sotto una maglia con scollo pronunciato che doveva essere parecchio aderente. Il tutto completato da un paio di scarpe con il tacco e un trucco leggero (mia suocera si truccava molto raramente). Quella non era una mise consueta e sia io che mio suocero rimanemmo interdetti. Io non potei fare a meno di avere un'erezione. Quelle forme generose sottolineate dal vestito avevano avuto effetto immediato. Mio suocero invece le chiese: “ma dove vai vestita così?” Mia suocera rispose con naturalezza: “devo passare dal notaio per prendere i documenti che avevamo richiesto.” La spiegazione convinse mio suocero. Mia suocera aggiunse. Claudio, so che non ti ho avvertito, ma dopo che siamo andati sotto a cercare quel vestito per Sabrina, mi accompagneresti dal notaio? La cosa sembrava interessante. “Certo.” Dissi, “nessun problema.” Il caffè intanto era pronto. “Faccio io Marco, non ti preoccupare,” disse mia moglie. Prese il caffè, lo versò in tre tazzine e ne porse una a suo marito, una a me e una per sé. Poi si sedette di fianco a me. Chiacchieravamo amabilmente e bevevamo il caffè, ma mentre lo facevamo notavo che mia suocera accavallava le gambe, passando frequentemente da una all'altra. Inoltre si toccava spesso le cosce, con noncuranza. Probabilmente lei non sapeva che ero già eccitato, ma quelle sembravano mosse fatte apposta per mostrarmi le sue cosce e il suo culo. A un tratto mi suocero disse: “sono veramente stanco e ho molto sono. Scusami Claudio, ma è meglio che vada a sdraiarmi ...