1. In famiglia ci si aiuta - Capitolo 4


    Data: 21/10/2019, Categorie: Incesti Autore: Empire1

    ... all'altezza di quei capezzoli e di cominciare a succhiarne uno. Sentirlo in bocca era bellissimo. Era caldo, turgido e profumato. Lo succhiavo con passione e lei ansimava a ogni mio tocco di lingua. Avrei continuato a farlo per ore, ma c'era altro da fare. Il mio cazzo non ce la faceva più a stare chiuso laggiù. “Tiramelo fuori.” dissi. Lei non se lo fece ripetere e armeggiò con i miei pantaloni fino a quando liberò il mio uccello, duro come il marmo. Lo guardò con desiderio e se lo prese in mano. Lo accarezzò e, seduta sul tavolo a cosce aperte, cominciò a farmi una sega. Io le dissi: “questa volta il mio cazzo andrà nella tua figa. Dai aprimela bene.” Lei tirò su le gambe e appoggiò i piedi al margine del tavolo, così da averle aperte il più possibile. Scostò il piccolo perizoma e rivelò la sua figa. Non avevo mai visto la figa di una sessantacinquenne dal vivo e non sapevo cosa aspettarmi, ma certamente ero pronto a non trovarmi davanti quella di una ventenne. La guardai bene: era completamente depilata e aveva due grandi labbra molto carnose. Le piccole labbra erano invece piccole e rosa. Nel complesso rimasi sorpreso dalla bella visione che avevo davanti. Era molto invitante e lo divenne ancora di più quando Lucia si aprì le labbra con due dita, invitandomi inequivocabilmente a entrare. Era molto bagnata. Non c'era bisogno di dire altro. Presi il mio cazzo alla base e appoggiai la cappella all'ingresso della sua figa. Potevo leggere una grandissima eccitazione nei ...
    ... suoi occhi, ora che sentiva il contatto tra il mio cazzo e la sua vagina. Lentamente spinsi l'uccello dentro di lei e sentii, mano a mano che procedevo, la sua figa dilatarsi intorno al mio cazzo e stringerlo in una morsa calda e umida. Entrai completamente e mi fermai. Lei quasi non respirava, intrappolata tra il piacere di sentire finalmente il mio cazzo dentro di lei e l'attesa di essere scopata per bene. Dopo un lunghissimo attimo cominciai a muovermi dentro di lei, con ritmo crescente. Lucia cominciò a gemere e a stringersi intorno a me. Le sue tettone ballavamo al ritmo dei miei colpi e questo mi eccitava all'inverosimile. Mentre la scopavo, mia suocera mi guardava con uno sguardo di adorazione che mi spingeva a dare colpi più forti e profondi. L'idea di scoparmi la madre di mia moglie era sempre stata molto eccitante, ma farlo davvero era sublime. Mentre la scopavo la toccavo: i fianchi, le tette, il culo. Ogni parte del suo corpo mi piaceva e aumentava la mia eccitazione. A un certo punto le chiesi: “ti piace Lucia, come ti sto scopando?” “Sei fantastico Carlo, sono tua, fammi quello che vuoi.” “Vuoi che ti sborri nella figa?” “Si, fammi sentire il tuo sperma caldo!” “Dimmi che lo vuoi, pregami di dartelo.” “Sì ti prego, ti imploro, dammelo! “Cosa ti devo dare?” “Il tuo sperma.” “Non si chiama così.” “La tua sborra!” “Brava, ancora una volta, cos'è che vuoi?” “Voglio la tua sborra calda nella mia figa! Ti prego!!” Mentre facevamo quei discorsi e contemporaneamente la ...