1. Episodio-6 libera di godere. sotto i colpi del mio amante.


    Data: 21/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: coppiaestero

    ... libidine di una troia come me richiama il cazzo, come la lupa chiama la luna.
    
    Erano già arrivati, mi aspettavano alla gelateria e preso un gelato siamo entrati in macchina dirigendoci verso la “casa del piacere”.
    
    –“Non vedevo l’ora di rivederti”- Ha detto Peppe, facendomi il baciamano. Approfittando che eravamo dietro, mi ha subito messo una mano, sulla carne dell'interno delle mie cosce, tra le gambe scoperte e, tra la sua mano e la mia figa, c’era solo la stoffa di uno slip molto sottile. Ero già bagnata, sin dal momento che sono uscita di casa, ed ho stretto le ginocchia perché non volevo far vedere a Maria che con Peppe era già successo qualcosa...
    
    Appena giunti in casa, Maria è subito sparita con Valerio.
    
    Peppe già sapeva che poteva fare di me quello che voleva. Mi ha immediatamente fatta piegare sul tavolo e senza nemmeno togliermi gli slip, ha affondato la sua mazza nella mia fradicia figa. Mi ha preso per i fianchi ed è entrato in me, tirandomi sulla mazza già dura e poi mi ha sbattuta a lungo, come un vecchio tappeto. Ha detto che se non si fosse scaricato un poco sbattendomi come aveva appena fatto, gli sarebbero scoppiato i coglioni. Mi ha poi "ordinato" di spogliarmi per evitare che il vestito si potesse sgualcire rendendo poi difficile il rientro a casa. Mi ha ammonito che voleva vedermi tutti i giorni perché ero la sua troia e mi ha detto che dovevo ubbidirgli e se un altro giorno non mi fossi fatta vedere sarebbe venuto a casa mia anche se c’era ...
    ... mio marito. Gli ho detto che non mi faceva paura e che se ero là era solo perché anch’io volevo il suo cazzo e lo volevo scopare e non perché avevo paura delle sue minacce. NON ERO PIU' LA BRAVA RAGAZZA DEL PRIMO INCONTRO. Mi ha ripiegata sul tavolo e ha incominciato a leccarmi la figa ed il culo come se fosse un cane… slap… slap…slap...
    
    Il mio sesso ormai era pronto, voleva il cazzo. La voleva dentro, le pareti della mia vagina reclamavano la loro parte di piacere. Non ha voluto farmi cambiare posizione ed ha insistito nel leccarmi il culo, dicendo che avevo l’anello più bello che aveva mai visto, diceva che a differenza delle altre donne il mio culetto era roseo come un fiore ancora non dischiuso. Affondava la lingua mentre le mani mi accarezzavano le cosce e girando a destra e a sinistra arrivavano all’ inguine e aprivano le labbra della figa accarezzandomi il clitoride gonfio. Mi stava letteralmente inculando con la lingua e le mani facevano scempio sul davanti entrando in figa e giocando col clitoride gonfio, eccitato.
    
    Non ce la facevo più, era terribile il desiderio di essere duramente e pienamente posseduta. La libidine si era impossessata di me e perciò ho aperto le gambe per permettergli una maggiore penetrazione. Quando ho aperto le gambe mi sono tornate in mente le parole di mio marito:
    
    –“Mi eccita vederti carica di quella libidine erotica, che ti fa aprire le gambe per farti fottere non importa se da 2 o da 100 uomini e che ti fa sbavare di eccitazione come ...
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