Cornuto inconsapevole
Data: 24/10/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves
... accorsi, me ne resi conto quando abbasso le sue labbra sui miei capezzoli suggendo come un bimbo allattato.
Chiusi gli occhi mi godevo quel momento, sentii le sue dita andare sul mio sesso, spostare il lembo di stoffa toccando la parte più intima di me.
Ebbi il mio primo orgasmo! Senza neppure essere toccata a fondo ebbi il mio primo orgasmo.
Fantastico! Ero in estasi assoluta.
Sentii i suoi polpastrelli farsi largo tra le mie grandi labbra, poi le piccole lebbra ed infine l'ingresso del mio sesso. Attesi il momento del suo ingresso con trepidazione. Il suo dito entrò lentamente, agevolato dalla lubrificazione, passo da uno a due dita, iniziando a masturbarmi.
Non mi resi conto di ciò che accadeva, mi stava masturbando, io sparlavo, ero inebetita dal godimento sentivo solo lo sciacquettio del mio sesso che da lì a poco ebbe un secondo sussulto, questa volta più potente del primo che mi sconquassò tutta.
Mi adagiai sul letto riprendendo fiato, nel frattempo lui si spogliava.
Mise vicino al mio volto il suo totem desideroso di attenzione. Erano anni che non vedevo un cazzo ritto.
Non mi ricordavo neppure come si faceva a fare un pompino.
Mi aiutò lui a ricordare, non ero un amante del sesso orale ma questa volta mi parve la più bella della pratica.
Lo spompinai così a lungo che anche lui venne; me ne resi conto ma, non volevo perdermi nulla di quella serata e, pur non avendolo mai fatto (mi faceva schifo) decisi di farlo venire nella mia bocca e, ...
... tra un colpo di tosse e l'altro, riuscii a deglutire quel nettare.
Era giunto il momento che tanto attendevo, mi sfilai le mutandine zuppe di umori e lo feci adagiare sul letto.
Il suo cazzo svettava come un totem.
Volevo essere io a penetrarmi, temevo che, essendo tanto tempo che non accoglievo più un uomo dentro di me, la mia vagina si fosse stretta a tal punto da essere tornata quasi vergine.
Mi misi a cavalcioni sopra di lui guardandolo fisso negli occhi, le sue mani si posizionarono sui miei seni andando a stuzzicare i capezzoli irti come chiodi. Quella sensazione mi sconquassava tutta.
Afferrai il suo sesso, lo avvicinai alla mia fica, piano piano mi adagiai su di esso.
Sentivo ogni centimetro allargare il mio utero, provai la stessa sensazione della prima volta che ricevetti un uomo, veramente mi pareva di essere tornata vergine.
Lui se ne accorse, l'attrito della mia vagina con la sua asta lo faceva gemere a sua volta.
Piano piano riuscii a contenerlo tutto.
Rimasi un attimo ferma per far adattare il mio corpo al suo uccello e poi, iniziai a cavalcarlo, aumentando sistematicamente il ritmo.
Vedevo nei suoi occhi il piacere aumentare, lo pregai di non terminare presto quel momento, lo invitai a pensare a qualcosa di triste se volesse ma, a permettermi di farmi sentire finalmente donna dopo tantissimo tempo.
Di lì a poco arrivò il mio terzo orgasmo, lo accolsi con appagamento, godendo di ogni minima sensazione che il mio corpo sensibile ...