1. Il ricatto 3°


    Data: 24/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... sfilò il cuscino di sotto. Era venuto nell'asciugamano che il giorno dopo avrebbe diligentemente lavato. In genere si asciugava frettolosamente e lo faceva sparire sotto il letto, ma quella volta e per le sette notti successive non ce n’era bisogno. Poteva addormentarsi con quella specie di drappo attorno ai fianchi, con l’uccello bagnato di sperma. E al risveglio ritrovarselo a portata di mano se avesse avuto voglia di una sega, così, di primo mattino. Anche se la prima sborrata era sempre con Francesco, quello che non voleva dargli il culo.
    
    Mentre scivolava nel sonno fu assalito da un dubbio: che Michele potesse spaventarsi per quello che stavano facendo, ma, prima che il pensiero lo tormentasse davvero, cadde addormentato. E quando si svegliò, aveva daccapo l’uccello duro e pochissimi scrupoli.
    
    Michele invece, anche se come al solito con l’uccello durissimo, quella mattina si svegliò con una gran voglia di andare al mare e soprattutto con il desiderio di fare qualunque cosa l’allontanasse da casa, da Corrado e dalle brutte cose che facevano là dentro. Era la buona coscienza della mattina, quella che di solito viene spazzata via dal torpore e dalla sensualità del primo pomeriggio.
    
    Trascorse in spiaggia diverse ore, tutta la mattinata, poi brigò con la mamma per restare a pranzare con gli amici che passavano la giornata al mare e se ne tornò a casa solo dopo le quattro del pomeriggio, sperando che Corrado si fosse dimenticato di tutte le promesse, i discorsi e ...
    ... soprattutto delle cose che avevano fatto. Ma non era così, perché quello stava con la porta socchiusa e quando lui passò l’aprì tutta per mostrargli una faccia proprio arrabbiata.
    
    Allora corse verso la sua porta, ma quando stava per suonare il campanello, si girò, incrociò lo sguardo infuriato di Corrado e fece quello che non si aspettava di fare. Perché per tutto il giorno si era proposto di agire in modo esattamente contrario: invece di suonare ed entrare in casa sua, salvarsi da chissà quali tormenti, andò verso l’altra porta, fermandosi davanti a Corrado, a testa bassa.
    
    “Ti aspettavo più di un’ora fa” gli sentì dire, a denti stretti.
    
    Capì che Corrado era molto arrabbiato e stava dominandosi a stento. Allora cominciò a tremare, pentendosi di aver ceduto al desiderio che aveva tentato di nascondere anche a se stesso per tutto il giorno.
    
    “Sono stato al mare” bisbigliò, già sapendo che con quelle parole stava aggravando e di molto la sua situazione.
    
    “Potevi tornare prima. Tua madre mi ha detto che sei stato tu a voler restare. Lei non ti ci voleva lasciare, ma tu hai insistito. Mi ha detto tutto!”
    
    E così si convinse di non poter accampare altre scuse.
    
    Si spaventò ancora di più e, invece di scappare verso casa sua, come poteva ancora fare, s’infilò nella porta spalancata e corse per il corridoio, entrando nella camera in fondo, come a cercare protezione, quasi per sfuggire al suo destino. Pur sapendo che in quella camera avrebbe trovato tutt’altro che ...
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