Il ricatto 3°
Data: 24/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: nh-paul
... altro era arrivato per regalargli quei momenti indimenticabili.
Non smise di accarezzarlo, di baciargli la nuca, le orecchie.
“È finita. L’ho fatto ormai…” gli mormorava nel frattempo.
Michele lentamente tornò calmo, anche se aveva le guance rigate di lacrime, perché stavolta aveva pianto davvero.
“Mi fa male” piagnucolò ancora “mi brucia.”
“Adesso ti passa” lo rassicurò, senza decidersi a liberarlo, continuando lo stesso a muoversi, anche se ormai l’uccello gli si era quasi ammosciato.
“Toglilo. Ti prego!”
Lentamente, assaporando ogni centimetro dell’uscita, quasi più di come era stato quando glielo aveva infilato, Corrado liberò il culo di Michele. Poi gli si stese di lato. Si trovarono così guardarsi negli occhi.
“Allora, sei il mio schiavo?”
“Si” e abbassò gli occhi “mi fa male. Mi brucia” piagnucolò.
Corrado gli accarezzò il fianco e scese a toccargli l’uccello. Michele lo lasciò fare. Allora Corrado gli infilò la mano fra le gambe e con un dito gli sfiorò il buco. Capì che Michele ...
... avrebbe voluto sottrarsi, ma con l’altra mano l’attirò a sé. Parve naturale ad entrambi abbracciarsi.
Gli massaggiò il buco, la pelle attorno, le natiche. Tornò al centro e gli infilò il dito, lentamente. Lo sentì sospirare e fu allora che lo baciò sulle labbra. Michele scordò tutti i suoi dolori e sentì solo la lingua di Corrado cercargli in bocca.
Quando smisero di baciarsi anche il dolore era passato e aveva lasciato il posto al senso di vuoto che provava là dietro. Una sensazione che gli avrebbe fatto chiedere di essere scopato un’altra volta se non avesse incrociato lo sguardo stanco di Corrado.
“Dai, vestiti” gli stava infatti dicendo l’amico più grande “e ci vediamo domani. D’accordo?”
“D’accordo” gli rispose, un po’ confuso, cercando gli slip.
“E non toccarti” gli ordinò il suo padrone.
“No… non lo faccio” ma già sapeva che non avrebbe resistito.
“Guarda che se lo fai, io me ne accorgo. E sai che cosa ti capita, no? Oggi sarebbe niente al confronto! Ricordati che ora sei mio schiavo.”
“Si!”
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